
Secondo uno studio il lavoro da remoto permettere di ridurre l’inquinamento e il traffico nelle città, oltre a promuovere la parità di genere e consentire di coniugare lavoro e vita familiare.
Un report pubblicato dall’Israeli Society of Ecology and Environmental Science raccomanda il modello del lavoro da remoto per gli impiegati dei settori pubblici e privati al fine di ridurre le emissioni, l’inquinamento dell’aria e il traffico. Oltre a contribuire ad un ambiente più salutare, il lavoro remoto può permettere agli impiegati di risparmiare i costi dei trasporti e promuovere l’eguaglianza nelle opportunità del mercato del lavoro.
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Le imprese che permettono ai lavoratori di lavorare da casa consentono di spendere meno tempo in ufficio e svolgere il lavoro da altre parti. La popolarità di questo modello si è diffusa a partire dagli anni 2000 grazie ad un maggior accesso alla tecnologia e alle infrastrutture e a causa della domanda dei millennial che hanno dettato la natura del mercato del lavoro nell’ultimo decennio: la flessibilità.
Nonostante non sia un trend del tutto nuovo, ad oggi il 72% dei manager delle risorse umane in tutto il mondo, secondo un sondaggio di LinkedIn, definisce la flessibilità sul posto di lavoro il trend del 2019. I paesi con il maggior numero di dipendenti che lavorano da remoto sono l’Olanda con il 14% e la Finlandia con il 13.3%. Negli USA, nel 2004 il 19% dei dipendenti pubblici lavorava da casa almeno un giorno a settimana. Nel 2016 questo numero è salito al 22%. Secondo il Central Bureau of Statistics il tasso sta salendo anche ad Israele, avendo raggiunto il 3.4%. Tuttavia questo dato considera anche gli impiegati il cui lavoro viene svolto a casa come ad esempio gli artisti. In un recente sondaggio condotto grazie all’esperimento “muoversi verso il verde” del Ministero dei trasporti israeliano, che vuole incoraggiare i lavoratori a muoversi durante le ore non di punta, il 3% degli israeliani lavora da casa part-time mentre un altro 3% considera la propria casa il posto di lavoro.
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Il lavoro da remoto può portare a vantaggi sociali ed economici considerevoli: da un punto di vista sociale, lavorare da casa può aprire le porte alle persone affette da disabilità fisiche per cui muoversi verso l’ufficio potrebbe essere un problema. Inoltre, il lavoro da remoto può essere utile per i genitori che hanno bisogno di stare a casa con i propri figli per integrare la famiglia con la carriera lavorativa. Dal momento che sono maggiormente le donne a svolgere questo ruolo, il lavoro da casa potrebbe portare anche ad un maggior impiego femminile. Dal punto di vista economico il lavoro in remoto può permettere agli imprenditori di risparmiare sull’affitto, l’elettricità, le pulizie, il trasporto e il parcheggio. Infine, c’è un vantaggio che non riguarda solamente i membri della società ma anche l’ambiente: il lavoro remoto può potenzialmente ridurre il traffico e l’inquinamento.
Permettere di lavorare da casa può ridurre le emissioni dei veicoli, che contribuiscono all’inquinamento, e diminuire il tasso di mortalità nelle strade. Secondo il dottor Nivi Kessler, del Mimshak Science and Policy Fellowship Program del Ministero per la protezione ambientale “muoversi nelle auto private, in particolare nelle aree congestionate, produce molti danni ambientali. Questi danni si riflettono in un aumento delle emissioni”. Per lo State Comptroller Report del 2019 negli ultimi 40 anni il traffico ad Israele è triplicato. Secondo i dati dell’Organization for Economic Co-operation and Development (OECD), la densità del traffico delle strade israeliane è di 3.5 volte maggiore degli altri paesi dell’OECD e la situazione peggiorerà nei prossimi anni.
Secondo lo Strategic Plan for the Development of Public Transportation del 2012 pubblicato dal Ministro dei trasporti, entro il 2030 i cittadini israeliani spenderanno un totale di 850 milioni di ore l’anno in traffico. Questo numero è stato ricavato basandosi sul fatto che la popolazione supererà gli 11 milioni e crescerà il numero di veicoli privati a causa di investimenti insufficienti nelle infrastrutture. Si stima che il tempo perso nel traffico possa causare una perdita di 7.2 miliardi di dollari l’anno del PIL israeliano a causa della perdita di ore lavorative, consumo di carburante, inquinamento e consumo di cerchioni. Stime più recenti però indicano che entro il 2030 gli israeliani spenderanno 1.1 miliardi di ore l’anno nel traffico e il danno sull’economia sarà di 8.95 miliardi l’anno.
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Ne tentativo di mitigare il problema del traffico, il Ministero dei trasporti ha preparato un piano strategico che includa la costruzione di una rete di metro e tram a Tel Aviv insieme all’espansione della rete tranviaria di tutto il paese. Tuttavia secondo le stime questo ridurrà solamente del 12-16% l’utilizzo di macchine private rispetto al 20% previsto dal governo entro il 2030. Incoraggiare gli impiegati a lavorare da casa potrebbe ridurre il gap tra l’obiettivo del governo e la situazione attuale. Infine, lavorare da casa ha il potenziale per ridurre il tempo di viaggio ad Israele e di conseguenza minor traffico, inquinamento, emissioni, inquinamento acustico, incidenti e consumo delle auto.
Mentre il lavoro da remoto potrebbe avere effetti positivi sulla riduzione del traffico, le politiche sul lavoro remoto potrebbero creare nuovi viaggi: la gestione del lavoro da casa potrebbe incoraggiare i lavoratori ad utilizzare maggiormente i propri veicoli per differenti bisogni come lo shopping o il trasporto dei bambini e questo accadrebbe in ore e distanze diverse a causa del lavoro remoto. “Non c’è unanimità sull’efficienza delle misure sulla mitigazione delle congestioni” secondo il dottor Edo Klein “viviamo in un mondo in equilibrio. Nel caso del traffico, il lavoro remoto ha il potenziale di liberare le strade dal traffico nella prima fase. Nella seconda fase, tuttavia, le persone che evitano il traffico di punta o utilizzano i trasporti pubblici potrebbero decidere di utilizzare maggiormente un auto privata a causa del minor traffico“.
Comunque gli effetti del lavoro da remoto sono positivi anche qualora si dovesse creare una nuova congestione a livello di traffico. Il lavoro da remoto potrebbe rafforzare le periferie delle aree metropolitane e sia gli imprenditori che gli impiegati potranno trarne benefici. Per gli impiegati, minor lavoro vuol dire minor stress e una riduzione delle spese dovute ai viaggi, che può risultare in un aumento delle soddisfazioni a livello lavorativo e una miglior capacità di bilanciare lavoro e vita familiare. I datori di lavoro potranno avere benefici dal risparmio dei costi e un aumento della motivazione e della produttività dei lavoratori.