Umbria, Castelluccio di Norcia (Pg) si prepara alla rinascita

Ricostruzione post Sisma di Castelluccio. Il primo applicativo è partito ed il borgo si prepara alla rinascita, con un progetto che, grazie a 300 isolatori sismici, espressione della più innovativa scienza ingegneristica, lo renderà uno dei luoghi più sicuri del mondo.

Giornata campale, in chiave di ricostruzione post sisma, per Castelluccio di Norcia, in provincia di Perugia, luogo simbolo del terremoto del 2016: è infatti avvenuta la consegna dei lavori del primo applicativo, una progettazione che garantisce la resistenza a eventuali altri futuri eventi sismici, 15 volte superiore.

Il tutto si è svolto nel corso di una cerimonia organizzata dalla Comunanza agraria di Castelluccio, alla presenza delle autorità, tra cui Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione Sisma 2016, e Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria e vicecommissario straordinario alla ricostruzione.

“Oggi è una giornata molto importante e positiva – ha dichiarato Tesei perché finalmente consegniamo i lavori alle ditte che hanno vinto l’appalto, cominciamo con questa prima parte che è fondamentale, ma anche perché questo progetto di ricostruzione integrata è un progetto innovativo”.

“Sia per la formula pubblico-privataha aggiuntosia, in particolare, per le nuove tecniche di costruzione che consentiranno a questo luogo straordinario per la nostra regione di poter essere ricostruito con i massimi criteri di sicurezza”.

“Si tratta – ha continuato Tesei – di una progettazione che garantisce la resistenza a eventuali altri futuri terremoti di 15 volte superiore rispetto ad una ricostruzione che viene fatta, pur rispettando tutte le norme in materie antisismica”.

“Questo progettoha concluso – sta andando oltre i confini nazionali per essere presentato, proprio perché è veramente nuovo e all’avanguardia”.

Il commissario straordinario alla ricostruzione, Sen. Guido Castelli ha sottolineato la bontà dell’intervento dal punto di vista tecnico.

“La ricostruzione che riguarda Castelluccioha spiegato Castelli- credo sia un modello. Dopo ogni terremoto il sistema pubblico deve dare il meglio per ricostruire meglio e per favorire il mantenimento delle comunità che sono sempre esposte a rischio di allontanamento da borghi meravigliosi, ma vulnerabili”.

“Da questo punto di vistaha proseguito Castelli possiamo dire di aver raggiunto davvero un risultato incredibile con questa consegna dei lavori, innanzitutto perché tutto il sistema istituzionale ha lavorato per l’obiettivo, principio di concretezza e pragmatismo”.

“Poi ha ricordato abbiamo messo in campo dal punto di vista tecnico il meglio possibile. Castelluccio sarà uno dei luoghi più sicuri del mondo proprio perché 300 isolatori sismici, espressione della più innovativa scienza ingegneristica, proteggeranno questo luogo. Altro elemento importante è che la comunità ha saputo lavorare veramente”.

“I singoli privati ha evidenziato in conclusione Castelli hanno deciso di mettersi insieme, di rinunciare anche ad un pezzettino dei proprio diritti per far sì che il lavoro collettivo, che riguarda i proprietari di 117 unità immobiliari, fosse convergente verso un gran risultato, di cui siamo fieri. Ne sono grato a tutti”.