Home Riciclo e Riuso Plastica, un tempio buddista crea gli abiti dei monaci con bottiglie riciclate

Plastica, un tempio buddista crea gli abiti dei monaci con bottiglie riciclate

In un tempio buddista in Thailandia i fedeli offrono in dono bottiglie di plastica che  vengono utilizzate per produrre i tessuti degli abiti dei monaci.


In un tempio buddista a sud di Bangkok, un monaco osserva un macchinario comprimere migliaia di bottiglie di plastica. La plastica è destinata ad essere riciclata in fibre di poliestere, utilizzate per creare i tessuti degli abiti dei monaci.

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Il tempio di Wat Chak Daeng è uno degli esempi più luminosi del riciclaggio in Thailandia, uno dei cinque paesi responsabili per più della metà della plastica degli oceani del mondo. I monaci hanno compresso oltre 40 tonnellate di plastica in due anni dall’inizio del progetto che serve a ridurre la presenza di plastica nel fiume Chao Phraya, che attraversa il golfo della Thailandia e finisce nell’Oceano Pacifico. “Sto praticando gli insegnamenti buddisti, che riguardano anche l’ambiente” ha detto Phra Maha Pranom Dhammalangkaro, monaco del tempio nella provincia di Samut Prakan, a sud di Bangkok.

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A differenza della maggior parte dei tempi dove i credenti portano cibo e vestiti per i monaci, qui i devoti offrono bottiglie e buste di plastica in cambio della benedizione di Phra Maha Pranom. “Con un kg di bottiglie di plastica si può fare un set di abbigliamento completo, che ha un grande valore in termine di denaro e merito” ha spiegato il monaco. Il tempio ha già prodotto 800 abiti e altri sono in produzione. Ogni completo viene venduto tra i 65 e i 165 dollari, che servono a finanziare il progetto e pagare i volontari che raccolgono la plastica, molti dei quali sono pensionati, casalinghe o persone con delle disabilità fisiche.

La Thailandia è il quinto contribuente di inquinamento della plastica negli oceani secondo Ocean Conservancy. Nelle prime cinque posizioni ci sono altri tre paesi del Sud Est asiatico e la Cina. “Non solo i monaci stanno dando un contributo notevole al riciclaggio ma stanno facendo crescere la consapevolezza nelle comunità” ha spiegato Chever Voltmer di Ocean Conservancy.

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Quando Phra Maha Pranom si reca nei villaggi, anziani e giovani vanno a dare il loro contributo in plastica. “Se non si raccolgono questi oggetti, dove vanno a finire? Nello stomaco dei dugonghi, delfini, balene e altri animali marini. Poi muoiono” ha spiegato il monaco.