Cortina come Venezia, con ingresso a pagamento.
La proposta viene da Reinhold Messner, lo scalatore, noto come “Il re degli ottomila” per avere conquistato tutte e quattro le vette sopra gli ottomila metri (salvo poi vedersi togliere il record dal Guinness dei primati) in un’intervista a Il Dolomiti ha affermato che bisogna proteggere la città e le Dolomiti dai danni provocati dal turismo eccessivo.
I passi dolomitici sono sempre pieni di macchine, “sono strapieni” afferma Messner, che continua, “Il problema lo ritroviamo sulle strade e non sui paesaggi.” In montagna, secondo Messner, non può esserci lo stesso inquinamento atmosferico e lo stesso rumore dei centri urbani. “A Venezia hanno deciso così. Io penso che altre zone delle Dolomiti potrebbero avere una sorta di ticket per consentirne il controllo”.
Contrario all’ipotesi ticket è il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, che propone un piano condiviso con tutti gli attori coinvolti al fine di comprendere la fattibilità delle chiusure ragionate dei passi e l’opportunità di un eventuale biglietto.
Messner torna poi a condannare il progetto di costruzione di una pista da bob a Cortina per le Olimpiadi invernali Milano Cortina del 2026. “E’ una cosa incredibile, una cosa scema” afferma lo scalatore che evidenzia come a pochi chilometri esistano delle piste già funzionanti come a Innsbruck o a St.Moritz. La pista di Cortina verrebbe poi subito abbandonata perché non serve, secondo Messner causando un inutile spreco di soldi e l’abbattimento di migliaia di alberi,19.980 metri di superficie di bosco, per fare posto alla struttura contro la cui costruzione si è già pronunciato il Comitato Olimpico Internazionale.
Il Cio ha infatti chiesto di valutare l’utilizzo di piste già esistenti all’estero poiché dubita che la pista possa essere pronta in tempo: “Un’opera così non è mai stata costruita in un periodo di tempo così breve“.