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Fioramonti, le ragioni delle dimissioni: “Sarebbe servito più coraggio da parte del Governo”

Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti (M5S) ha dato le dimissioni scrivendo una lettera al presidente del consiglio Giuseppe Conte. In un post su Facebook il ministro spiega le motivazioni della sua decisione.

“La sera del 23 dicembre, ho inviato al Presidente del Consiglio la lettera formale con cui rassegno le dimissioni da Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca”, queste le parole su Facebook del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti.

Il ministro ha presentato le sue dimissioni con una lettera al premier Conte. Secondo le indiscrezioni nella lettera Fioramonti avrebbe spiegato che secondo lui bisognava rivedere l’IVA, anche lasciando l’aumento, per incassare i 2-3 miliardi che chiedeva per il suo ministero.

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Ma già nei giorni precedenti il Natale girano voci su un possibile abbandono del ministro. Ora torna a circolare come suo sostituto il nome di Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, già stato indicato per diventare ministro durante la formazione del governo Conte-bis.

“Prima di prendere questa decisione, ho atteso il voto definitivo sulla Legge di Bilancio, in modo da non porre tale carico sulle spalle del Parlamento in un momento così delicato. – spiega il ministro – Le ragioni sono da tempo e a tutti ben note: ho accettato il mio incarico con l’unico fine di invertire in modo radicale la tendenza che da decenni mette la scuola, la formazione superiore e la ricerca italiana in condizioni di forte sofferenza”.

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“Sarebbe servito più coraggio da parte del Governo per garantire quella linea di galleggiamento finanziaria di cui ho sempre parlato, soprattutto in un ambito così cruciale come l’università  e la ricerca. Si tratta del vero motore del Paese, che costruisce il futuro di tutti noi. – continua – Pare che le risorse non si trovino mai quando si tratta della scuola e della ricerca, eppure si recuperano centinaia di milioni di euro in poche ore da destinare ad altre finalità quando c’e’ la volontà politica”.

Il mio impegno per la scuola e per le giovani generazioni non si ferma qui, ma continuerà – ancora più forte – come parlamentare della Repubblica Italiana”,  chiude così nel post sulla sua pagina Facebook.

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“Il gruppo di Forza Italia in commissione Cultura formalizzerà nelle prossime ore una richiesta di audizione urgente del presidente del consiglio Conte in commissione per conoscere le determinazioni che intenderà assumere per far fronte alla grave situazione che si è determinata nella guida di un settore, quello dell’istruzione, così strategico per le nuove generazioni e per il Paese”. Lo annunciano i deputati di Forza Italia componenti della commissione alla Camera  che hanno definito le dimissioni del ministro Fioramonti “un atto grave e irresponsabile”

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“Le dimissioni sono una scelta individuale – spiega il ministro . eppure vorrei che, sgomberato il campo dalla mia persona, non si perdesse l’occasione per riflettere sull’importanza della funzione che riconsegno nelle mani del Governo. Un Governo che può fare ancora molto e bene per il Paese se riuscirà a trovare il coraggio di cui abbiamo bisogno. Il tema non è mai stato “accontentare” le mie richieste, ma decidere che Paese vogliamo diventare, perché è nella scuola, su questo non vi è alcun dubbio, che si crea quello che saremo. Lo sapeva bene Piero Calamandrei quando scriveva che ‘se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più’ importante del Parlamento, della Magistratura, della Corte Costituzionale”.