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Napoli, cagnolina scuoiata viva: caccia ai responsabili

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I fatti, denunciati ai carabinieri, accaduti pochi giorni fa a Poggioreale: si cercano due uomini campani sui 30 anni.

Dopo i casi di Leone, il gatto morto dopo essere stato scuoiato vivo ad Angri (Salerno) nel dicembre scorso, e quello analogo avvenuto ad un altro gatto a Sale (Alessandria) poco più di una settimana fa, un altro agghiacciante episodio si è consumato a Napoli. Questa volta, la vittima non è un gatto, bensì una cagnolina, salvata da alcune volontarie animaliste nella zona di Poggioreale.

A dare risalto a quanto accaduto è stato Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. La cagnolina era stata scuoiata viva da due uomini di circa 30 anni, nella zona dell’ex scasso, che poi si sono dati alla fuga dopo l’intervento di Emanuela Caturano e Flora Rinaldi, volontarie animaliste dell’associazione Le amiche di Lu. Le stesse volontarie hanno poi denunciato l’episodio ai carabinieri di San Giovanni a Teduccio, mentre la cagnolina è stata portata in fretta e furia in una clinica veterinaria, dove è stata sottoposta a sei ore di intervento chirurgico.

La lunga e complessa operazione è riuscita, ma la cagnolina è attesa ora da una lunga convalescenza e diverse trasfusioni di sangue. Solo a quel punto potrà essere dimessa e adottata: a prendersi cura di lei, come già annunciato, sarà Stella Cervasio, presidente dell’associazione Animal Day. Intanto, però, si cerca di risalire ai responsabili, anche perché è stata sporta una regolare denuncia per l’ennesimo, agghiacciante episodio di maltrattamenti ai danni di animali in Italia. Riportando alcune testimonianze, Francesco Emilio Borrelli ha anche segnalato alcuni dettagli sui due responsabili: “Si tratta di due uomini adulti, sui 30 anni, che parlano un dialetto campano e hanno inferto queste atrocità sulla cagnetta con estrema perizia e accuratezza“.

I due pericolosi criminali che hanno compiuto questo barbaro scempio devono essere assicurati al più presto alla giustizia e chiunque possa fornire informazioni utili a rintracciarli denuncia, anche in forma anonima. Non possiamo consentire che questi individui, dopo un crimine così aberrante, la facciano franca” – l’appello di Borrelli – “Spero che in tutta la zona scatti una caccia senza tregua nell’interesse della sicurezza degli animali e dei residenti stessi. Ringrazio le volontarie che hanno dimostrato grande coraggio e prontezza aiutando la cagnetta e denunciando questo crimine senza esitazioni, dando a tutti noi uno straordinario esempio di civiltà e amore per gli animali“.