Parte dal Trentino il progetto Green Film, una certificazione da assegnare ai set cinematografici a impatto zero e rispettosi dell’ambiente, con la supervisione di una nuova figura professionale: il green manager.
Sostenibilità, rispetto per l’ambiente, catering ecologico e l’introduzione del “Green manager”. Questi sono i canoni del progetto Green Film, proposto da Trentino Film Commission per regolare e premiare i set cinematografici più virtuosi in tema ambientale.
“Abbiamo dato vita a questa certificazione un po’ per caso nel 2015. Dopodiché lo abbiamo presentato ufficialmente ai produttori nel 2017 – racconta Luca Ferrario, Responsabile della Trentino Film Commission, promotore del progetto Green Film – devo dire che è andata molto meglio delle aspettative. Credevamo che la nostra proposta potesse essere un ulteriore complicazione del lavoro, e invece abbiamo ricevuto subito molte richieste. Le stesse troupe erano d’accordo perché si rendevano conto degli enormi sprechi che avvenivano sul set”.
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Solo per quanto riguarda il 2021 sono state 15 le domande di certificazione. Tanti progetti radicati nel territorio trentino, ma anche titoli nazionali e internazionali.
I primi Paesi che hanno capito la loro missione e che hanno adottato gli strumenti di Green Film sono stati infatti Francia e Gran Bretagna. Poi è arrivata la collaborazione con il fondo belga Wallimage, con uno norvegese e uno spagnolo.
In Italia invece ne fanno uso anche le regioni Emilia Romagna, Veneto e le associazioni Italian Film Commission e Cineregio, il gruppo che gestisce tutti i fondi regionali per il cinema. Per ottenere questa certificazione, Green Film offre una disciplinare che contiene tutte le azioni sostenibili da mettere in pratica sul set.
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Tra queste ci sono l’adozione di luci a Led, l’uso di mezzi Euro 5 o, meglio ancora, Euro 6 ibridi, a metano o a GPL. A ognuna di queste azioni attribuisce poi un punteggio, prestando attenzione anche al catering e alla scenografia. Nel primo infatti è consigliato prendere acqua potabile della rete idrica locale sul set, ma anche stoviglie riutilizzabili e caffè in grani anziché le cialde. Per il secondo invece, Green Film consiglia il riutilizzo dei materiali di scena così come legname e vernici certificate.