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SOS RISORSE NATURALI, TRA 30 ANNI CITTA’ SOVRAFFOLATE

Sos risorse naturali, tra 30 anni città sovraffollate. Sono 2,4 miliardi le persone che nei prossimi 30 anni si trasferiranno nelle città.

Per accoglierle però, sarà necessario ingrandire e adeguare le aree urbane o costruirne di nuove con un utilizzo di risorse naturali che potrebbe aumentare del 125% a 90 miliardi di tonnellate (dai 40 miliardi di tonnellate del 2010).

Un peso enorme sull’Ambiente.

È perciò tanto evidente quanto necessario evitare questo sovra sfruttamento e ripensare in chiave sostenibile il modo di progettare e costruire le nostre città.

Un primo allarme ai politici, arriva dal Gruppo di esperti delle risorse naturali (International re source panel, istituito dall’Onu nell’ambito del Programma per l’Ambiente Unep)  nell’ultimo rapporto dal titolo “Il peso delle città: i requisiti delle risorse della futura urbanizzazione”.

Secondo gli esperti, la gestione delle materie prime, diventa un argomento politico centrale come il contenimento della CO2.

Secondo lo studio, nel 2050 la popolazione globale che vivrà nelle città dovrebbe essere il 66% del totale (dal 54% del 2015) e quindi occorrono nuove strategie per accogliere questi flussi in modo da evitare choc per la natura e per l’uomo.

Le risorse che la Terra è in grado di rigenerare da sola, ogni anno, si esauriscono sempre prima.

Lo scorso 2 agosto siamo andati in debito verso il Pianeta per il 2017, e per soddisfare i consumi globali al ritmo attuale ci sarebbe bisogno di 1,7 Terre.

Davanti ad un importante impiego di miliardi di tonnellate di materie prime (combustibili fossili, sabbia, ghiaia, minerale di ferro, legno, acqua e cibo), il rischio è che si impieghino più risorse di quanto il nostro pianeta possa rigenerare, gravando soprattutto su agricoltura, energia, industria e trasporto.

I dati dello studio indicano che più di un terzo della crescita urbana dovrebbe riguardare India (404 milioni di nuovi abitanti delle città), Cina (292 milioni) e Nigeria (212 milioni).

Inoltre, nel mondo le città sono cresciute al ritmo del 2% l’anno, con lo sfruttamento del territorio che passerà da un milione di chilometri quadrati, ai 2,5 milioni del 2050.

Quali sono allora le soluzioni possibili?

La raccomandazione del Gruppo di esperti delle risorse naturali, è quella di puntare su risparmi ed economia circolare: pianificare città compatte, per risparmiare su chilometri quadrati di asfalto ed evitare spreco di cemento, elettricità e acqua.

Ma non solo, prevedere trasporti pubblici efficienti ed economici (metropolitana leggera, trasporto rapido di autobus), quartieri vivibili in cui le persone preferiscano camminare o andare in bicicletta, uso di ‘car sharing’, veicoli elettrici con reti di punti di ricarica, sistemi idrici efficienti, nuove tecnologie di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione.

E ancora, promuovere comportamenti sostenibili con la riduzione, il recupero e il riciclo di materiali.