Cinque giorni di esposizioni ed incontri per presentare le innovazioni proposte dalle 170 aziende tra qualità, design e sostenibilità.
Articolo di Giorgia De Vita
Edil Expo Roma 2024, l’appuntamento annuale che riunisce le più importanti aziende del settore edile italiano ed internazionale, quest’anno si è svolto a Fiera Roma.
“Il colore verde di Oikos è un colore originale, mai cambiato, molto coerente e dopo 40 anni cerchiamo sempre di evolverci nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone. – ha spiegato a TeleAmbiente Roberto Lugaresi, manager di Oikos, azienda che da sempre offre pitture e alternative ecologiche al mondo dell’ edilizia, nel rispetto della salute degli artigiani e del pianeta – Negli ultimi anni con il bonus 110, la massa ha seguito un sistema di isolamento basato sul polistirolo. Noi invece proponiamo prodotti naturali come la canapa e il sughero. A prescindere dalle prestazioni tecniche alla base c’è sempre un senso di appartenenza all’ambiente e i suoi valori”.
Proseguendo tra gli stand abbiamo conosciuto, Rosario Calabrese, product manager edilizia di Licata, azienda che già offre un’intera linea di prodotti ecosostenibili e prosegue nel suo percorso a bassa emissione: “Si tratta di una nuova materia, è cambiata la normativa sugli appalti e ha fatto sì che molte aziende sono state costrette a certificare questi prodotti. Chi non li ha è fuori dai capitolati, per questo c’è un forte fermento in materia e anche in Licata”
Vi è anche l’Università della Tuscia, dove l’architetto Federica Giuliani ci ha presentato il loro corso di Laurea a orientamento professionale in Tecniche per la Bioedilizia, unico in Italia: “Ci sono tantissimi materiali che oggi si potrebbero utilizzare, ma non ci sono le qualifiche tecniche da parte dei professionisti per poterli usare, perchè non sono specializzati su queste nuove costruzioni e materiali.”
E aggiunge: “Gli studi dimostrano che il 39% della produzione di CO2 globale viene dal settore edilizio e poter in qualche modo intervenire sul ciclo di vita dell’edificio, a partire dalla progettazione consapevole, e capire come questi materiali incidono dalla produzione allo smaltimento è fondamentale per intervenire a livello globale”.