
A pochi giorni dalla più grande tragedia della storia della montagna, sulla Marmolada è cominciato il turismo dell’orrore. Gli escursionisti amanti del macabro sono andati via appena scoperti.
Anche se la Marmolada è chiusa e presidiata dalle forze dell’ordine dopo la tragedia di domenica scorsa immortalata in diretta in foto e video, alcuni escursionisti e turisti dell’orrore hanno cercato di salire sulla montagna per scattarsi qualche selfie. Gli incoscienti viaggiatori però sono stati fermati poco prima di riuscire ad aggirare i divieti nei cinque punti di accesso al massiccio montuoso.
“Prima di ipotizzare riaperture in sicurezza dovremo avere a disposizione studi effettivi da parte di esperti. Solo così saremo in grado di prendere delle decisioni. È chiaro che parliamo di una data che oggi non possiamo nemmeno pensare di mettere nel calendario“, ha dichiarato Giovanni Bernard, sindaco di Canazei, località turistica sulle Dolomiti.
E così, mentre continuano le ricerche dei dispersi, la Marmolada resta una sorvegliata speciale, soprattutto per scoraggiare il turismo dell’orrore.
#Marmolada nelle immagini @TgrRaiTrentino il crollo del costone pic.twitter.com/DnckWWEjNM
— Alessandro Casarin (@casarinale58) July 3, 2022
Il turismo dell’orrore: i precedenti
Che siano catastrofi naturali, disastri causati dall’uomo oppure omicidi, i turisti dell’orrore sono sempre in prima linea.
Anche se sono passati 20 anni dall’omicidio di Samuele Lorenzi, assassinato nella sua casa di Cogne, in Valle d’Aosta, ancora oggi qualche viaggiatore non perde l’occasione di scattarsi un selfie davanti alla villetta del delitto.
Qualche anno dopo, nel 2010, i turisti dell’orrore hanno fatto tappa perfino ad Avetrana, in provincia di Taranto, per visitare il “set” dell’omicidio di Sarah Scazzi.
I macabri spettatori delle tragedie però non si sono nutriti soltanto dei delitti più atroci della storia d’Italia. E così, il 13 gennaio 2012, uomini, donne e bambini si sono scattati una foto all’Isola del Giglio dopo il naufragio della Costa Concordia.
Nelle ultime ore, invece, il turismo dell’orrore è arrivato sulla Marmolada. Le forze dell’ordine però hanno allontanato subito i curiosi: una nuova frana avrebbe potuto trasformarli da spettatori del dolore altrui a protagonisti di una nuova tragedia.