Secondo i dati dell’Osservatorio Waste Watcher International la frutta è l’alimento più sprecato del pianeta.
Il 29 settembre ricorre la Giornata Internazionale di consapevolezza sugli sprechi alimentari indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare su una maggiore cura e attenzione nei confronti di ciò che acquistiamo e consumiamo.
In occasione di questa giornata, l’Osservatorio Waste Watcher International, diretto e ideato dal professore Andrea Segrè, ha rilevato che la frutta è l’alimento più sprecato del pianeta. Con gli americani che ne sprecano ogni settimana 39 grammi cadauno, i tedeschi 35 e gli italiani 30. Emerge, inoltre, che nel nostro Paese ogni mese sprechiamo 2 chili di cibo.
In Italia gettiamo individualmente 30, 3 grammi di frutta alla settimana, segue l’insalata con una media di 26,4 grammi pro capite, e il pane fresco con 22,8 grammi.
Nel 2022, annus horribilis per i costi energetici in tutto il pianeta, l’Osservatorio Waste Watcher International ha monitorato l’incidenza dello spreco alimentare rispetto all’energia ‘nascosta’ utilizzata nella catena di produzione agroalimentare.
Il dato, generato dalla metodologia Waste Watcher International su report ENEA, afferma che in Italia la produzione alimentare assorbe oltre l’11% dei consumi energetici industriali totali, per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalente. Ridurre lo spreco alimentare determinerebbe una diminuzione non solo dell’impronta energetica ma anche degli impatti ambientali, considerato che la maggior parte dell’energia usata nelle filiere agroalimentari è di origine fossile.
Inoltre, più di un italiano su tre taglierà gli sprechi nei prossimi mesi, adottando a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola con una svolta green spinta dall’inflazione e dai rincari delle bollette. Il calcolo arriva dalla Coldiretti, sulla base di dati Coop.