Bene nelle intenzioni, molto male nel resto: le nuove abitazioni finanziate dall’attore a New Orleans cadono a pezzi dopo pochi anni.

Brad Pitt sotto accusa per il suo impegno benefico a New Orleans. Sembra un paradosso, ma è davvero così, perché al di là delle buone intenzioni, il progetto dell’attore Make It Right si è rivelato un gigantesco flop e ora i residenti sopravvissuti all’uragano Katrina sono così furiosi da aver deciso di fargli causa. Tutto era iniziato dopo il passaggio dell’uragano, nel 2006: Brad Pitt aveva organizzato una raccolta fondi con lo scopo di ricostruire le case distrutte nelle zone più colpite di New Orleans. Il progetto prevedeva la costruzione di edifici eco-sostenibili, a prova di alluvione, a prezzo inferiore rispetto a quello di mercato e realizzati da architetti di fama internazionale. Alla gara di solidarietà, oltre a Brad Pitt e all’allora compagna Angelina Jolie, avevano partecipato anche vip come Snoop Dogg, Ellen DeGeneres e Bill Clinton: per realizzare le nuove case, da vendere a prezzi stracciati per chi aveva perso tutto, erano stati raccolti diversi milioni di dollari.

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Come riporta il Guardian, però, quello che per tanti sopravvissuti al disastro sembrava un sogno si è rivelato, nel giro di pochi anni, un incubo. Quelle case, infatti, presto iniziarono a presentare diversi problemi: infiltrazioni d’acqua, muffe, portici marciti, ringhiere delle scale che crollano, incendi causati da cortocircuiti elettrici, problemi idraulici e scarsa ventilazione. Inoltre, alcune case sono state infestate dalle termiti e alcuni residenti si sono ammalati. Delle 109 case consegnate ai residenti, due sono state demolite e solo sei rimangono in buone condizioni. Lo conferma anche Judith Keller, urbanista che ha vissuto in una di quelle case: “Sono rimasta impressionata dal rapido deterioramento di quelle abitazioni. Il problema è stato aggravato dalla mancata manutenzione, mai garantita da Make It Right e troppo costosa per i residenti“.

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Quelle case, inoltre, mancavano di strutture basiche per affrontare la piovosità di New Orleans: tetti piatti senza grondaie, sporgenze, travi coperte o vernice impermeabile. Make It Right aveva garantito all’inizio piccole riparazioni, salvo poi sparire letteralmente nel nulla quando i problemi si sono aggravati. A quel punto, intorno al 2018, alcuni residenti si erano uniti in un’azione legale contro la Fondazione e il suo fondatore. Uno degli avvocati che li assiste, Ron Austin, ha spiegato: “Queste persone ormai non hanno più nulla, hanno speso tutti i loro risparmi per comprare quelle case. La cosa più sorprendente è che, nonostante si sentano molto traditi, la maggior parte di loro continua ad essere fan di Brad Pitt“.

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L’attore, dal canto suo, nega ogni responsabilità. “Lui è disposto a rimediare al problema, anche dal punto di vista legale, ma non può essere accusato del pessimo lavoro svolto da altri“, spiega una fonte vicina a Brad Pitt. Tra l’altro, Make It Right è finita in causa con il direttore esecutivo, il capo architetto e il fornitore di legname che hanno lavorato al progetto. Judith Keller ha aggiunto: “In genere, le associazioni benefiche intervengono in caso di emergenza, ma ora è il loro stesso progetto ad aver causato un’emergenza. La città di New Orleans, poi, non si prende alcuna responsabilità. Non nego le buone intenzioni di Brad Pitt, ma ora dovrebbe rimediare ai suoi errori. I residenti non vogliono una falsa riconciliazione, non pretendono di essere i migliori amici di Brad Pitt, chiedono solo di veder risolti i problemi alle loro case“.

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