ASviS: “Italia a diverse velocità per gli obiettivi Agenda 2030”. Il rapporto

“Emerge un quadro di un Paese a diverse velocità, accrescono le distanze tra aree deboli e aree forti”, Mallen, presidente ASviS.

È un’Italia a più velocità quella fotografata dal Rapporto ASviS I territori e lo Sviluppo Sostenibile”. Ancora troppo lontani quasi tutti gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Tanto c’è ancora da fare sul fronte povertà, salute, istruzione, divario di genere, energia e lavoro. Solo economia circolare e giustizia e istituzioni vedono ridotte le distanze tra regioni. Il Rapporto presentato a inizio legislatura, vuole essere da stimolo al governo per l’adozione di misure capaci di far guadagnare terreno al nostro Paese nella corsa alla sostenibilità.

Marcella Mallen, Presidente ASviS, ha dichiarato a TeleAmbiente: “Il tema del rapporto di quest’anno giunto alla sua terza edizione è proprio quello delle disuguaglianze tra i territori. Emerge un quadro di un Paese a diverse velocità, accrescono le distanze tra aree deboli e aree forti. Un altro tema messo a fuoco è quello dei rischi antropici e naturali, che sono da considerare anche il relazione ai danni prodotti dal grave cambiamento climatico in corso. Noi evidenziamo la fragilità dei territori, altro tema al centro del rapporto. Servono quindi politiche coordinate e coerenti a livello nazionale e locale e azioni concrete e immediate.”

Enzo Bianco, Presidente Consiglio nazionale Anci, ha dichiarato a TeleAmbiente: “I sindaci spesso stanno sul banco dell’accusa perché troppe volte denunciano situazioni di gravità e non hanno gli strumenti né economici né giuridici per intervenire, perché c’è poca attenzione da parte di alcune Regioni, perché c’è poca attenzione e molte chiacchiere da parte dello Stato centrale. Siamo noi, i comuni, i primi a chiedere che ci sia attenzione e priorità assoluta per esempio al tema della mobilità, del trasporto pubblico, ci sono troppo morti per incidenti stradali anche nelle città. Per quanto riguarda la fragilità del territorio, pensate al rischio sismico, al rischio di alluvioni, è assolutamente indispensabile mettere tutto questo in priorità.”