Si chiama SIMILE e attualmente copre il lago di Como, quello di Lugano e il lago Maggiore. Ecco come funziona
Per combattere l’inquinamento dei laghi serve l’azione di tutti i cittadini che da oggi potranno collaborare con le autorità anche sul fronte dell’osservazione e il monitoraggio.
Ciò sarà possibile grazie a SIMILE, una nuova applicazione per smartphone elaborata dal Politecnico di Milano e finanziata nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg Italia-Svizzera 2014-2020.
Attualmente è in funzione sul Lago di Como, Lago Maggiore e Lago di Lugano ma nei prossimi mesi il progetto potrebbe essere esteso ad altri laghi italiani.
Cozze con microchip per monitorare l’inquinamento del Lago d’Orta
Da oggi online la nuova versione aggiornata di “SIMILE Monitoraggio Laghi”, l’applicazione per partecipare attivamente alla salvaguardia dei #laghi.
Scarica l’App 📲 #IOS https://t.co/0BGc3r7JYE#Android: https://t.co/Z21TaGcduv pic.twitter.com/DmgkigJlFs
— Fondazione PoliMi (@FondaPoliMi) April 29, 2021
Come funziona l’app per il monitoraggio dei laghi
L’app SIMILE, dunque, permette un monitoraggio partecipativo dei laghi. Una volta scaricata e installata sul proprio cellulare l’app, sarà possibile accedere a una mappa che segnalerà la posizione attuale di chi la sta utilizzando.
Attraverso l’app gli utenti potranno caricare e condividere osservazioni sullo stato del lago, misurare la qualità delle sue acque per aiutare la ricerca e partecipare a eventi di formazione e sensibilizzazione per assumere comportamenti consapevoli e imparare a conoscere meglio l’ambiente del lago e gli organismi che lo abitano.
La condivisione delle osservazioni da parte degli utenti è estremamente utile per gli scienziati e gli addetti ai lavori che sono chiamati ad analizzare la qualità delle acque dei laghi.
Ad esempio, se un utente nota qualcosa di insolito nel lago potrà – attraverso l’apposita sezione contenuta nell’app – scattare una foto dell’evento o della situazione che si vuole analizzare, scegliere tra le voci in elenco quelle che meglio descrivono l’evento. Ad esempio: alghe, schiume, macchie oleose, rifiuti, odori.
Successivamente sarà possibile aggiungere informazioni più precise su quello che si sta osservando.
Tutte le informazioni saranno poi utilizzate dalle istituzioni per avere un quadro completo e preciso di quanto avviene nei laghi di Como, Lugano e Maggiore e avviare azioni per consentirne l’analisi dettagliata e la successiva bonifica qualora necessario.
Giornata mondiale della salute, l’inquinamento uccide 13 persone ogni minuto