
Incendi. Dopo due anni di indagini, i Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania sono riusciti a dare un volto ed un nome all’autore di numerosi incendi che hanno segnato l’estate del 2017.
I militari, coordinati dal Capitano Malgieri, hanno arrestato per il reato di incendio boschivo, M.T., 28 anni originario di Ceraso.
Il giovane sarebbe l’autore di numerosi incendi in località Vreccia, Terradura ad Ascea e Ceraso.
La complessa ed articolata attività d’indagine che ha portato all’arresto di M.T. è stata messa in campo dai militari della Stazione di Ascea subito dopo il primo evento segnalato, avvenuto il 17 luglio del 2017, quando nel pomeriggio si erano propagate le fiamme nella macchia mediterranea per oltre 200 ettari di terreno.
La presenza di più focolai ha da subito fatto intuire ai militari che non poteva trattarsi di fatti accidentali.
In quella circostanza, le fiamme si erano spinte fino ad alcune abitazioni che si trovano a ridosso dell’area boschiva tanto da costringere gran parte dei cittadini ad evacuare le loro case e se non fossero state fermate in tempo avrebbero minacciato anche alcune strutture ricettive.
Per spegnere il fuoco, in attesa dei vigili del fuoco, anche i cittadini erano scesi in strada cercando alla meglio di arginare l’incendio.
Il giovane arrestato dai carabinieri è stato sottoposto agli arresti domiciliari ed è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
“Dopo due anni di indagini è stato arrestato il piromane che nel 2017 ha incendiato, appiccando numerosi focolai, 200 ettari del parco del Cilento. Questo criminale ha distrutto un patrimonio boschivo che appartiene a tutta l’Italia” – scrive su Facebook il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
“Complimenti alla tenacia degli investigatori dei carabinieri di Vallo della Lucania”, aggiunge.
“Adesso il ministero si costituisce parte civile al processo penale che ci sara’, e chiediamo al parco di fare altrettanto. Il segnale deve essere chiaro a tutti: Chi tocca un parco tocca tutto il Paese“.