Le imprese agricole e tutto il mondo dell’agroalimentare necessitano di interventi immediati e alla classe politica chiedono concretezza, rapidità di scelte e semplificazione.
È quanto emerso dall’incontro tra Coldiretti Umbria e i candidati dei vari schieramenti alle prossime elezioni politiche, aperto dal saluto istituzionale della Presidente della Regione UmbriaDonatella Tesei.
L’agroalimentare oggi sta pagando un prezzo altissimo per varie e concomitanti vicissitudini e se non si interviene con urgenza si paventa la chiusura di tantissime aziende. Sul fronte rincari – ricorda Coldiretti – essi riguardano l’intera filiera del cibo e per il settore agricolo si concretizzano in un +170% del costo per i concimi, +90% per quello dei mangimi e +129% per il gasolio agricolo, solo per citarne alcuni.
Partendo da questi numeri, l’invito di Coldiretti a tutti i candidati è quello di valutare e considerare che nelle campagne italiane più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività, ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta, in questo momento, a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari.
Per affrontare al meglio e nella maniera più efficace possibile la crisi in atto, Coldiretti ha individuato cinque priorità, per i primi 100 giorni di Governo. Cinque priorità che si concretizzano in altrettante proposte: la difesa dell’agricoltura italiana con l’istituzione del Ministero dell’Agroalimentare, con attenzione alla Legge di Bilancio e Fondi Europei; in Europa un NO deciso al nutriscore, al cibo sintetico, al trattato Mercosur e un SI altrettanto fermo all’origine in etichetta, alla sostenibilità ed alla ricerca; il PNRR deve poter rappresentare la chiave per la sovranità alimentare, energetica e logistica del nostro Paese; stop ai cinghiali, difendendo cittadini e agricoltori ed infine la creazione di un Piano invasi che garantisca acqua ed energia sostenibile per l’Italia.
“Consci del momento difficilissimo, abbiamo messo a punto un’Agenda snella e incisiva – ha sottolineato Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria – Cinque punti per gettare le basi di un’azione di sostegno e rilancio dell’agroalimentare made in Italy. Il nostro obiettivo prioritario – ha concluso Agabiti – resta quello di garantire redditualità in tutte le fasi della filiera. Un settore, quello primario, che per la sua strategicità deve essere in ogni modo tutelato, a cominciare dalle aree interne e più marginali, con un sostegno alle filiere locali e un PSR che supporti le imprese e sviluppi occupazione, qualità e innovazione”.
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