Home Attualità Clima, il dramma dei ghiacciai in un documentario dell’Esa con Luca Parmitano

Clima, il dramma dei ghiacciai in un documentario dell’Esa con Luca Parmitano

Clima, il dramma dei ghiacciai raccontato dall’Agenzia spaziale europea (Esa). Protagonista del documentario è l’astronauta italiano Luca Parmitano.

I ghiacciai rischiano di scomparire nei prossimi decenni e tutto dipende da quello che faremo adesso per limitare le emissioni dei gas serra. Lo sostengono anche vari scienziati che hanno partecipato ad una spedizione guidata dall’Agenzia spaziale europea (Esa) sul ghiacciaio del Gorner in Svizzera, uno dei più grandi sulle Alpi. Tutto viene raccontato in Melt, un documentario di cui è stato protagonista anche l’astronauta italiano Luca Parmitano.

Insieme ad un team di glaciologi e climatologi, Luca Parmitano ha esplorato il ghiacciaio sulle Alpi “per comprendere come le temperature globali in aumento stiano provocando disastri“. Il documentario dell’Esa racconta come il monitoraggio dei ghiacciai avvenga sia con i dati satellitari, sia con la misurazioni sul posto. Oltre a Luca Parmitano, nel documentario interviene anche Simonetta Cheli, che dal prossimo anno sarà direttrice dei programmi di osservazione della Terra dell’Esa e capo di Esa Esrin a Frascati.

Simonetta Cheli è la prima donna a capo dei Programmi di Osservazione della Terra dell’Esa

Nel documentario dell’Esa a mostrare la salute dei ghiacciai misurata dai satelliti e dalle osservazioni dallo spazio sono anche Susanne Mecklenburg, Capo dell’Ufficio del Clima dell’Esa; Anna Maria Trofaier, Studiosa della Criosfera presso l’Ufficio del Clima dell’Esa; Frank Paul, ricercatore Senior presso l’Università di Zurigo; Alessio Romeo, geologo presso La Venta – Esplorazioni Geografiche; Daniel Farinotti, glaciologo presso l’Eth di Zurigo.

Articolo precedenteCanarie, continua l’eruzione del vulcano e le scosse di terremoto. Sánchez torna a La Palma
Articolo successivoTransizione ecologica per le imprese, l’assessora Lombardi: “Ecco le misure del Lazio, basate su tre pilastri”