
Si tratta di piante e animali persi per sempre a causa, nella maggior parte dei casi, dell’azione dell’uomo. Una grande perdita per la biodiversità terrestre.
Negli ultimi 10 anni il nostro pianeta ha perso almeno 160 specie viventi. Piante e animali che si sono estinti per diversi motivi in un numero assai elevato. A dirlo è l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN).
Negli ultimi 10 anni le stime ci dicono che abbiamo perso per sempre almeno 160 #specie animali 😱
Le cause sono molteplici ma in tutte c’è la mano dell’uomo
Ecco 13 storie di animali spariti dalla faccia della Terra negli ultimi 200 anni👇https://t.co/UfjYKgUv6P— wwfitalia (@WWFitalia) November 30, 2021
Quel numero – 160 – potrebbe però addirittura essere una sottostima della reale portata del numero di estinzioni totale nell’ultimo decennio. Gli studiosi, infatti, fanno sapere che a causa della difficoltà nella ricerca delle diverse specie viventi negli angoli più remoti del pianeta, ma anche a causa della scarsa conoscenza di alcuni gruppi tassonomici considerati minori, non è impossibile pensare che la quantità di specie scomparse per sempre dal nostro pianeta possa essere assai maggiore.
La perdita di un numero così elevato di specie significa una perdita di biodiversità per l’intero pianeta. Spesso a causare l’estinzione di intere specie viventi è – direttamente o indirettamente – l’azione dell’uomo.
L’essere umano, dunque, sarebbe la causa della sesta estinzione di massa della storia del mondo. A dirlo è l’ultimo report pubblicato dal WWF dal titolo Estinzioni: non mandiamo il pianeta in rosso.
Il documento mostra chiaramente che l’azione dell’uomo ha provocato un innalzamento del tasso di estinzione di specie animali e vegetali 1.000 volte superiore a quello naturale, cioè prima che le azioni degli esseri umani iniziassero ad essere devastanti per la Terra.
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Le estinzioni dell’ultimo decennio
Nel nuovo report del #WWF “Estinzioni: non mandiamo il pianeta in rosso” si evidenziano i dati forniti dagli esperti: siamo nel pieno della sesta estinzione di massa. #ANSAAmbiente
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L’ultimo decennio, dunque, è stato assai difficile per la salvaguardia della biodiversità del pianeta Terra. Molti degli animali e delle piante dichiarati estinti tra il 2010 e il 2019, però, erano scomparsi in natura già da tempo. Con la morte degli ultimi esemplari in cattività le specie sono state dichiarate ufficialmente estinte.
Tra gli esseri viventi che i nostri figli e nipoti non potranno mai vedere con i propri occhi, né in natura, né in cattività, perché scomparsi per sempre nell’ultimo decennio, c’è il rinoceronte bianco settentrionale (Eratotherium simum cottoni), dichiarato estinto nel 2018, quando è morto l’ultimo esemplare in vita detenuto in cattività. In natura, i rinoceronti di questa specie si erano estinti ben prima a causa del bracconaggio.
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Un altro animale scomparso per sempre è la testuggine dell’Isola di Pinta (Chelonoidis abingdonii) che, fino a qualche decennio fa, viveva nell’isola più settentrionale delle Galapagos. Si è ufficialmente estinta nel 2012, quando morì l’ultimo individuo scoperto negli anni ’70.
Nel 2010, invece, è stata dichiarata estinta la specie di molluschi d’acqua dolce denominati Heleobia spinellii. Endemiche delle acque italiane non se ne vedono in natura sin dal 1850.
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