Home Attualità Ambiente, il clima la maggior preoccupazione per gli italiani

Ambiente, il clima la maggior preoccupazione per gli italiani

ambiente clima italiani istat

Cambiano i tempi, non solo il clima. Ed è così che cambiano anche i timori della popolazione rispetto al passato. Lo certifica l’Istat. 

Ambiente, è il clima la maggior preoccupazione per gli italiani. Lo certifica l’Istat nel rapporto ‘Aspetti della vita quotidiana’, analizzando le preoccupazioni ambientali e i comportamenti ecosostenibili della popolazione. Oltre la metà (il 56,7%) della popolazione dai 14 anni in su considera il cambiamento climatico il principale timore dal punto di vista ambientale. Segue, al 50,2%, l’inquinamento dell’aria, con le sue conseguenze sulla salute. Al terzo posto (40%) c’è invece la preoccupazione per lo smaltimento dei rifiuti.

Gli altri problemi ambientali

Nell’ambito dell’indagine, altri problemi ambientali fortemente sentiti dalla popolazione sono l’inquinamento delle acque (per il 38,1% degli italiani intervistati), l’effetto serra e il buco dell’ozono (37,6%). Altri problemi ambientali preoccupano una fascia di popolazione molto più ridotta (meno del 30%), che scende addirittura al di sotto del 10% per quanto riguarda l’inquinamento acustico, quello elettromagnetico e la rovina del paesaggio.

Il fattore anagrafico

L’età è un fattore assolutamente determinante sulla sensibilità ai problemi ambientali, anche se non è di certo una novità. Gli under 24 sono molto più preoccupati rispetto agli over 55 su temi delicati come la perdita di biodiversità (31,1% contro 19,4%), la distruzione delle foreste (26,2% contro 20,1%) e l’esaurimento delle risorse naturali (30,3% contro 22,6%). Va sottolineato, però, che gli over 55 sono più preoccupati dei giovani per il dissesto idrogeologico (25,8% contro 16,6%) e per l’inquinamento del suolo (22,4% contro 18,7%).

Il fattore del titolo di studio

Un altro elemento che appare influente sulla preoccupazione ambientale è quello del titolo di studio. I laureati appaiono molto più sensibili a temi come il cambiamento climatico (63,9% contro il 52,5% di chi ha al massimo la licenza media), la produzione e lo smaltimento di rifiuti (48,8% contro 35,2%) e l’inquinamento delle acque (41,7% contro 35,1%).

Gli italiani più preoccupati per l’ambiente

Una cosa è certa: cambiano i tempi, non solo il clima. E di conseguenza, cambia anche l’opinione degli italiani. Che oggi, rispetto a qualche anno fa, si dicono sempre più preoccupati per l’ambiente. Già dal 2019, l’anno in cui erano nati i primi scioperi di Greta Thunberg e furono fondati i gruppi di Fridays for Future, la quota di popolazione italiana preoccupata per la crisi ambientale era salita al 70%.
Gli effetti della crisi climatica, sempre più visibili da una vasta fetta di popolazione, hanno fatto sì che il problema venisse avvertito da sempre più persone. Ad esempio, nel 1998, il cambiamento climatico era visto come una minaccia solo dal 36% degli italiani. Venticinque anni dopo, come abbiamo visto, la quota è salita al 56,7%.

Articolo precedenteIl riscaldamento globale mette a rischio il campo base sull’Everest
Articolo successivoMarevivo, il tour 2023 contro l’abbandono dei mozziconi in spiaggia