Confagricoltura: appello alla politica per contrastare la malattia dei vigneti che mina il patrimonio italiano
Confagricoltura ha chiesto un intervento da parte delle istituzioni per evitare che la Flavescenza dorata, una delle malattie più distruttive dei vigneti, comprometta la produzione di intere zone viticole.
Le parole del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti: “Dietro il controllo della fitopatia c’è l’economia di un territorio e la questione del lavoro”.
“Dobbiamo fare squadra – ha detto – e collaborare con tutte le istituzioni, perché la situazione è di emergenza e per questo chiediamo che vengano assegnati fondi di emergenza“.
La Flavescenza dorata in questi anni ha avuto una diffusione crescente.
Le aree più colpite sono Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ma anche in Toscana sono stati segnalati di recente nuovi focolai.
Il presidente della Commissione Industria, Attività produttive, Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, ha affermato che il governo è consapevole dell’importanza del tema.
“La fitopatia è difficile da contrastare senza fitofarmaci e per affrontare la questione sono fondamentali l’innovazione e le Tea“.
Gli ha fatto eco il presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni.
“Il tema – ha ribadito Carloni – è stato uno dei primi argomenti in discussione in Commissione. Siamo e staremo vigili, consapevoli che le risorse ad oggi disponibili sono esigue e che occorre che lo Stato investa di più per il contrasto alla fitopatia”.
Secondo Elisa Angelini del Crea e Claudio Ioratti e Mario Pezzotti della Fondazione Edmund Mach: informazione, formazione e un ruolo proattivo del viticoltore sono elementi vitali per la gestione della malattia.
L’aumento dell’incidenza della fitopatia ha molte cause, fra cui la ridotta disponibilità di fitofarmaci, i cambiamenti climatici, la difficoltà a contenere l‘insetto vettore e la presenza di superfici vitate incolte, che di fatto fungono da serbatoi di infezione.