Animali, LAV in piazza il 18-19 e il 25-26 marzo contro la “caccia selvaggia”

In vista della grande manifestazione del 15 aprile 2023 contro l’emendamento “caccia selvaggia”, la Lega Antivivisezione (LAV) ha organizzato una raccolta firme contro i bracconieri in città.

Continua la protesta delle associazioni ambientaliste italiane contro la “caccia selvaggia” in città. Dopo l’approvazione dell’emendamento contenuto nella Manovra Finanziaria del Governo Meloni, la Lega Antivivisezione (LAV) ha lanciato una raccolta firme per chiedere lo stop del provvedimento considerato anacronistico, barbaro e crudele. E così, in occasione dei week-end 18-19 marzo e 25-26 marzo 2023, gli ecologisti scenderanno in piazza per una mobilitazione nazionale.

I cittadini potranno sottoscrivere una petizione per chiedere a Governo e Regioni di non attuare i piani previsti dall’emendamento “caccia selvaggia”. I firmatari del documento ribadiranno a Prefetti e Sindaci la necessità di istituire zone off-limits per i bracconieri, così da garantire la sicurezza urbana.

Non sono più solo gli animali a essere in pericolo, ma anche tutte le persone“, ha ribadito lo staff della Lega Antivivisezione (LAV).

Intanto, in vista di sabato 15 aprile 2023, gli ambientalisti stanno preparando la grande manifestazione organizzata da Alleanza Animalista contro il provvedimento voluto dall’Esecutivo.

È un emendamento estremamente negativo che sovverte l’impianto della Legge nazionale sulla caccia. Chi vive in campagna o in città potrebbe trovarsi i cacciatori nel giardino di casa a rincorrere cinghiali, fagiani, lepri, lupi e orsi. (…) Di fatto, questo provvedimento legalizza quello che oggi è considerato bracconaggio“, aveva dichiarato a Teleambiente Massimo Vitturi, Responsabile Nazionale Area Animali Selvatici della Lega Antivivisezione (LAV).

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