Usa, morti in pochi secondi i passeggeri a bordo del sottomarino Titan

Il triste epilogo della vicenda del sottomarino Titan è arrivato. Secondo la Marina Usa, il mezzo è imploso a poche ore dalla partenza di domenica pomeriggio.

Servizio di Manuela Murgia

AGGIORNAMENTO 23/06/23

Il triste epilogo della vicenda del sottomarino Titan è arrivato. Il mezzo è imploso e probabilmente l’incidente proprio a poche ore dalla partenza di domenica pomeriggio.

Infatti, un sistema di rilevamento acustico top secret militare Usa, progettato per individuare i sottomarini nemici, ha rilevato per primo l’implosione del Titan, poche ore dopo che il sommergibile aveva iniziato la sua missione.

È quanto rivela il Wall Street Journal. La Marina Usa si è attivata non appena lo scafo ha perso le comunicazioni. E, poco dopo la sua scomparsa, il sistema ha rilevato un suono che si è sospettato fosse un’implosione vicino al luogo in cui oggi sono stati individuati dei detriti.

Il contrammiraglio John Mauger, della Guardia costiera statunitense ha riferito ieri durante una conferenza stampa che i detriti trovati sul fondale dell’Oceano Atlantico da uno dei mezzi a pilotaggio remoto impegnati nelle ricerche del sommergibile Titan, provengono effettivamente dallo scafo del sottomarino. “Il mezzo è imploso e i detriti sono dovuti alla catastrofica perdita della camera di decompressione”, spiega il contrammiraglio Mauger.

I rottami – cinque in tutto – sono stati rinvenuti sul fondale a circa 500 metri dai resti dello storico transatlantico. La società OceanGate proprietaria del sommergibile Titan, ritiene a questo punto non ci siano dubbi: le cinque persone che si trovavano a bordo sono morte. Si tratta dell’amministratore delegato dell’azienda, Stockton Rush; Shahzada Dawood, insieme al figlio Suleman; Hamish Harding; e Paul-Henri Nargeolet.


Continuano le ricerche del sottomarino Titan che risulta disperso dal pomeriggio di domenica 18 giugno, durante la visita al relitto del Titanic. Le 96 ore di ossigeno disponibili per i passeggeri sono scadute oggi, ma secondo il co-fondatore di OceanGate Guillermo Sohnlein – la società che ha organizzato la missione – c’è ancora tempo.

“Sono certo che Stockton e il resto dell’equipaggio si siano resi conto giorni fa che la cosa migliore che potevano fare per garantire il loro salvataggio era estendere i limiti delle riserve rilassandosi il più possibile”, ha affermato a Insider quello che oggi è azionista di minoranza dell’azienda. “Credo fermamente che la finestra temporale disponibile per il loro salvataggio sia più lunga di quanto la maggior parte delle persone pensi. Continuo a nutrire speranze per il mio amico e il resto dell’equipaggio”, ha aggiunto.

Sottomarino turistico Titan disperso, il governo britannico invia un aereo militare della Raf

Secondo le stime, le riserve di ossigeno all’interno del Titan si sono esaurite alcune ore fa, ma le ricerche proseguono a ritmo serrato. Collaborazione nelle operazioni di ricerca anche da parte del Regno Unito.

Il governo britannico infatti, ha annunciato l’invio di un aereo militare della Raf, con equipaggiamento specializzato, con a bordo un ufficiale sommergibilista, il tenente di vascello Richard Kantharia, che ha “una conoscenza significativa della guerra sottomarina e delle operazioni di immersione”, per prendere parte alle operazioni di ricerca del sommergibile Titan e dei suoi cinque occupanti dispersi vicino al relitto del Titanic. La decisione è stata presa a seguito di una richiesta da parte della Guardia costiera Usa.