Sempre meno anziani si vaccinano contro l’influenza, ecco perché è un problema

“Bisogna scendere sul campo, scendere nelle piazze, dare l’opportunità a tutti i cittadini, in particolare ai soggetti più fragili, di vaccinarsi contro l’influenza. Per questa stagione direi adesso o mai più”, Francesco Landi, Geriatra del Policlinico Gemelli.

Gli italiani hanno smesso di vaccinarsi, anche contro l‘influenza. Se per i soggetti più giovani si tratta di una scelta che comporta pochi rischi, a impensierire sono i mancati vaccini degli anziani. Il vaccino antinfluenzale è raccomandato ai soggetti fragili e a chiunque abbia più di 65 anni per abbattere il rischio di complicanze.

Le ultime campagne tra il 2021 e il 2022 e tra il 2022 e il 2023 hanno visto scendere prima al 58% e poi al 56% la copertura vaccinale tra gli anziani. L’argomento è stato al centro del 68esimo Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria.

Le persone, nel concreto, non si vaccinano. Abbiamo i vaccini fermi nei magazzini, e questo è gravissimo, perché la vaccinazione è importantissima, con tutti i vaccini, ma in particolare l’antinfluenzale. Tutti gli anziani devono fare il vaccino antinfluenzale”, afferma Andrea Ungar, professore ordinario di Geriatria all’Università di Firenze e presidente della Sigg.

Il fenomeno è in parte spiegabile con l’abbassamento della guardia legato al superamento della fase di allarme generata dalla pandemia da Covid-19. Contribuiscono al disamore per i vaccini anche le fake news che circolano sui social e riguardano i vaccini.

“Oggi -sostiene Francesco Landi, Geriatra del Policlinico Gemelli- crediamo fortemente che la comunicazione sui social debba essere governata, controllata e debba essere particolarmente efficace; e poi bisogna scendere sul campo, scendere nelle piazze, dare l’opportunità a tutti i cittadini, in particolare ai soggetti più fragili, di vaccinarsi contro l’influenza. Per questa stagione direi adesso o mai più”.