Salute, il mondo farmaceutico punta sulla sostenibilità (non solo ambientale)

“Questa è una sfida che viene vinta solamente se lavoreremo tutti insieme”, Vannia Gava,viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Il mondo farmaceutico investe in sostenibilità. Un convegno tenutosi presso la Camera di commercio di Roma ha visto i protagonisti del settore dibattere sul tema che può essere declinato tanto come sostenibilità ambientale quanto come sostenibilità sociale. Non solo investimenti per abbattere le emissioni o ripensare in chiave verde le confezioni dei farmaci quindi, ma anche l’imposizione di obiettivi come la creazione di valore condiviso e pari opportunità. Un imperativo morale vista la stretta correlazione tra inquinamento e malattie.

Raffaello Innocenti, Ceo di Chiesi Italia: “La sostenibilità fa parte del nostro modello di fare impresa, siamo dal 2017 diventati società benefit. Abbiamo modificato il nostro statuto, inserito obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. Al centro c’è sempre il paziente, la società e l’ambiente. Oggi purtroppo siamo consapevoli che il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico, ha un effetto importante sulla salute dell’uomo, soprattutto in ambito respiratorio. Ci siamo dati come obiettivo per il 2035 di raggiungere le emissioni zero, vuol dire lavorare sull’abbattimento di tutti i gas ad effetto serra”.

Vannia Gava, viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, ha aggiunto: “L‘industria farmaceutica sta facendo molto sotto il punto di vista dell’ecodesign per quanto riguarda anche la produzione delle confezioni e dei contenitori per i farmaci. Sta lavorando con il Banco Farmaceutico per il recupero di tutti i farmaci scaduti. E’ un contributo da parte di tutti. Questa è una sfida che viene vinta solamente se lavoreremo tutti insieme”.