Rifiuti, le boe galleggianti di River Cleaning ripuliscono i fiumi dai rifiuti con una nuova tecnologia

Le boe galleggianti di River Cleaning e la nuova soluzione per tutti i corsi d’acqua, anche quelli cittadini. Ecco come ripulire i fiumi dai rifiuti plastici. Intervista a Vanni Covolo.

L’80% dei rifiuti di plastica proviene dai fiumi, un problema che ha raggiunto in tutto il pianeta un livello inaccettabile di criticità.

Le soluzioni attualmente utilizzate, includono installazioni galleggianti fisse, sistemi di rete o barriere. Tutte tecniche che portano temporaneamente alla chiusura della viabilità del fiume.

La soluzione proposta da River Cleaning è invece una soluzione innanzitutto a basso impatto ambientalemodulare e in grado di adattarsi a qualsiasi corso d’acqua.

Fermare la plastica e i rifiuti oleosi nei fiumi prima che inquinino i nostri mari. Le boe galleggianti del progetto italiano River Cleaning

Un progetto tutto italiano, composto da tre brevetti internazionali, la cui mission è quella di installare dei sistemi funzionali, poco costosi e che permettano di intercettare i rifiuti galleggianti, plastici e oleosi, prima che finiscano in mare, una soluzione che  consente anche il passaggio delle imbarcazioni.

Ad Ecofuturo festival è stata inoltre presentata la nuova tecnologia di River Cleaning nella versione aggiornata V4.22.

“River Cleaning si presenta oggi con la nuova soluzione per tutti i corsi d’acqua, anche quelli cittadini, in modo da poter essere più presente e creare un maggior senso civico. È una soluzione meno costosa ed invasiva che può essere installata in tutti i corsi d’acqua, anche i più piccoli. – spiega a TeleAmbiente Vanni  Covolo, CEO River Cleaning – Ci siamo poi chiesti: qual è la soluzione per avere ancora meno manutenzione e poter generare energia? Abbiamo sviluppato un sistema emerso, sempre con boe galleggianti ma la struttura è completamente fuori dall’acqua. In questo modo riusciamo a prelevare l’energia e trasformarla in elettricità“.

 

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Come funziona River Cleaning

Il nostro progetto funziona tramite una serie di boe galleggianti smart, che riescono ad intercettare i rifiuti e ruotando li portano a lato del corso d’acqua. I rifiuti vengono poi recuperati e portati al riciclo. La soluzione è particolarmente efficace perché non dà fastidio a flora e fauna, è autoalimentata in quanto sfrutta l’energia dell’acqua per ruotare e consente anche il passaggio delle imbarcazioni”, afferma Vanni Covolo.

E aggiunge: “È una soluzione molto interessante perché intercetta il 90% dei rifiuti galleggianti che finiscono in mare. I rifiuti galleggianti sono di vari tipi, spesso troviamo nei corsi d’acqua anche bottiglie di vetro e altri tipi di rifiuti che non dovremmo trovare in acqua. Se noi riuscissimo a bloccarli tutti prima che arrivino in mare, potremmo avere molti meno problemi in futuro con la nostra acqua“.

 

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