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Avanzi Popolo 2.0, il progetto pugliese che recupera il cibo dei banchetti nunziali

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Contro lo spreco alimentare Avanzi Popolo 2.0 si occupa del recupero del cibo dopo i banchetti nunziali. Un’iniziativa che ha riscosso molto successo sul web.

Lo spreco alimentare è un problema verso il quale si sta diventando sempre più sensibili, anche se, stando ai dati del rapporto dell’UNEP “Food Waste Index Report”, siamo ancora lontani dal diventare un pianeta zero waste in fatto di cibo. Infatti, stando a quanto emerge dalla ricerca, i rifiuti prodotti ogni anno nel mondo dall’industria dei servizi alimentari, dalle famiglie e dai negozi al dettaglio, ammontano a 931 milioni di tonnellate. Di questa cifra, quasi 570 milioni di tonnellate si producono a livello domestico.

Il progetto Avanzi Popolo 2.0 nasce dalla onlus pugliese Farina 080 proprio con l’obiettivo di attivare azioni contro lo spreco di cibo. In che modo? Si costruiscono canali di contatto tra chi produce lo spreco alimentare (famiglie, ristoratori, venditori al dettaglio) e i luoghi del bisogno. Le molte attività del progetto hanno permesso di salvare finora quasi 75.000 kg di cibo, attraverso più di 1.300 operazioni di recupero.

La comunità di Avanzi Popolo è composta da volontari, attivisti. Cittadini che vogliono facilitare l’accesso alimentare a tutti con azioni ed iniziative come le raccolte di quartiere, il Frigo Solidale, lo School Sharing e il recupero di banchetti matrimoniali.


Proprio grazie a quest’ultima attività solidale la community ha ricevuto di recente un riscontro positivo sui social. Il recupero di cibo ad un banchetto nuziale è stata infatti un’iniziativa molto apprezzata dagli utenti di Facebook.

I volontari attraverso la diffusione sui social delle coppie di sposi che hanno aderito all’iniziativa, vogliono fare conoscere a tanti altri che esiste questa possibilità. “Attraverso il passa-parola sui social riceviamo tante richieste di recupero da parte di persone che non sapevano che questa strada fosse percorribile”, scrivono su Facebook.

Il progetto ha ricevuto anche dei riconoscimenti, tra cui il premio “Vivere a Spreco Zero” nel 2019, promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market.

Un esempio di come facendo rete si possano cambiare le cose, rendendo il diritto all’accesso alimentare non solo un principio etico ma qualcosa di concreto.

Spreco alimentare, la situazione in Europa e in Italia

Il Food Waste Index ha stilato anche una graduatoria per ogni continente che mostra la media di spreco di cibo pro-capite prodotto ogni anno da ogni nazione. A detenere il primato europeo di nazione che getta più cibo è la Grecia con 142 kg pro-capite. L’Italia invece rientra tra gli 8 paesi più virtuosi di questa classifica, con “soli” 67 kg.

Se vogliamo ridurre la quantità di cibo sprecato anziché essere consumato dobbiamo quindi aumentare i nostri sforzi. Il Bel Paese, che è la patria della dieta mediterranea ed ha una vasta cultura gastronomica, dovrebbe essere particolarmente sensibile a questa tematica. Infatti, negli ultimi anni sono nati dei progetti interessanti finalizzati a combattere lo spreco alimentare, come Avanzi Popolo 2.0.