L’ONU adotta il Trattato mondiale sugli oceani

Tra gli obiettivi del Trattato mondiale sugli oceani, la trasformazione di almeno il 30% del mare in Aree Naturali Protette entro il 2030.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha adottato il Trattato mondiale sugli oceani a tutela del pianeta Blu. Dopo essere stato prima sottoposto a revisioni legali e poi tradotto in arabo, cinese, inglese, francese, russo e spagnolo, il documento concordato a marzo 2023 può essere firmato e ratificato dai governi. Il Trattato mondiale sugli oceani ha l’obiettivo di concretizzare l’impegno sottoscritto a Montreal, in Canada, durante la COP15, cioè la Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sulla Biodiversità, per trasformare almeno il 30% del mare in Aree Naturali Protette entro il 2030.

Oltre a fornire l’ossigeno fondamentale per la conservazione della vita, il mondo sommerso ospita una straordinaria biodiversità, regola il clima e nutre miliardi di persone. Salvaguardare il pianeta Blu significa, dunque, garantire la sopravvivenza di piante, animali ed esseri umani.

Questo Trattato è una vittoria per la vita degli oceani. Ora tutti i Paesi firmatari, Italia inclusa, devono procedere con urgenza alla ratifica e iniziare a creare una rete efficace di santuari marini anche nelle loro acque territoriali e Zone Economiche Esclusive. La scienza è chiara: solo proteggendo almeno il 30% degli oceani entro il 2030 daremo ai mari del Pianeta la possibilità di riprendersi e prosperare“, ha dichiarato Giuseppe Ungherese, Responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.