Memorandum Ue-Tunisia, sostegno all’economia tunisina e controllo della migrazione

Il patto tra Unione Europea e Tunisia è stato fortemente voluto dall’Italia, interessata soprattutto a scongiurare il tracollo del Paese arabo e a bloccare i flussi di migranti che partono dalle coste tunisine

Il memorandum c’è, adesso dipenderà dalla Tunisia l’arrivo di tutte le somme stanziate. L’accordo con l’Unione europea prevede l’accesso a un prestito a tasso agevolato da 900 milioni di euro e due stanziamenti a fondo perduto da 150 e 105 milioni. I cinque pilastri del memorandum sono: aiuti finanziari per la stabilità del Paese, il controllo della migrazione, lo sviluppo del commercio bilaterale, investimenti nell’energia verde e scambi studenteschi, come l’accesso al programma Erasmus da parte degli studenti tunisini.
Il patto tra Unione europea e Tunisia è stato fortemente voluto dall’Italia, interessata soprattutto a scongiurare il tracollo del Paese arabo e a bloccare i flussi di migranti che partono dalle coste tunisine per approdare a Lampedusa. Il presidente tunisino Saied, Ursula von der Leyen, l’olandese Rutte e la premier Giorgia Meloni hanno presenziato alla firma del documento che verrà applicato interamente solo se la Tunisia realizzerà le riforme richieste dal Fondo Monetario Internazionale in cambio di un prestito da 1,7 miliardi sollecitato dalla Tunisia. Proprio dall’accordo con l’FMI dipende l’arrivo della maggior parte dei fondi promessi dall’Europa.