Home Animali Lingua blu negli allevamenti in Sardegna: 205 focolai, oltre 57mila contagi e...

Lingua blu negli allevamenti in Sardegna: 205 focolai, oltre 57mila contagi e 255 animali morti

Epidemia di lingua blu negli allevamenti della Sardegna. Ad oggi, sono stati registrati 205 diversi focolai, con oltre 57mila animali contagiati e 255 morti.

Allarme sempre maggiore in Sardegna per l’epidemia di lingua blu che ha colpito diversi allevamenti. Ad oggi, sono stati registrati, in tutta la Regione, 57.063 contagi, con 5.127 ovini sintomatici e 255 capi morti. Sono invece 205 i focolai segnalati dagli allevatori in Sardegna. Ed ora Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Nord Sardegna, chiede la messa in sicurezza degli allevamenti: “In attesa dell’arrivo delle nuove dosi di vaccino è fondamentale distribuire gli antirepellenti“. Un appello che arriva anche dalle organizzazioni agricole Cia Nord Sardegna e Confagricoltura Sassari-Olbia-Tempio, che sono state convocate a Sassari dal Servizio di sanità animale del Dipartimento di prevenzione, rappresentata da Francesco Sgarangella.

Alberi, l’allarme da uno studio: “Uno su tre al mondo è a rischio estinzione”

I primi casi di contagio risalgono all’inizio di agosto, in due allevamenti di Bari Sardo, nell’Ogliastra. Il virus della lingua blu, patologia nota anche come febbre catarrale dei piccoli ruminanti, viene trasmesso tramite la puntura da moscerini ematofagi del genere Culicoides. L’attività dei vettori si intensifica verso la fine dell’estate, quando le temperature restano alte ma aumentano le precipitazioni. La malattia, che comporta cianosi della mucosa linguale degli ovini, non è infettiva per l’uomo, ma rischia di stroncare le attività degli allevatori.

Roma, moria di pesci nel Tevere: gli ultimi sviluppi. Bonelli attacca Virginia Raggi: “Indecente scaricabarile”

Il problema, in questo momento, è la mancanza di dosi di vaccino, che non possono neanche coprire la rimonta. “Siamo stati rassicurati sull’ordine immediato di nuove dosi, ma siamo consapevoli che i tempi non saranno bravi, a causa delle procedure pubbliche non velocissime” – spiegano i rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura – “Per questo è necessario mettere in sicurezza gli allevamenti, utilizzando gli antirepellenti che hanno un’efficacia di 25-30 giorni e permetterebbero la copertura fino all’arrivo dei vaccini. Ce ne sono diversi efficaci, che vanno distribuiti alle aziende zootecniche della Regione“.

Allevamenti in gabbia, la Commissione europea si impegna a vietarli. Eleonora Evi: “Grande vittoria”

Allo stesso tempo, con gli effetti dell’epidemia che si manifesteranno sempre più gravemente nei prossimi giorni, il presidente di Coldiretti Nord Sardegna chiede di essere informato su tutte le attività che si stanno mettendo in campo per fermare il dilagare della lingua blu. Ma non solo. “Contemporaneamente al contrasto è necessario che con la finanziaria si prevedano anche indennizzi per le aziende che stanno subendo perdite“, aggiunge Cualbu.

Articolo precedenteAlberi, l’allarme da uno studio: “Uno su tre al mondo è a rischio estinzione”
Articolo successivoRischio nucleare in Italia. Il ministro Cingolani lo vuole