Dopo la lettera aperta di Irma Dioli, Presidente associazione Italia-Cuba sul possibile uso di una nuova medicina cubana contro il Covid-19, il governo cubano invia 53 medici e infermieri specializzati nel trattamento di pazienti colpiti da coronavirus.
Il rapporto tra Italia e Cuba è sempre più stretto. Recentemente l’associazione Italia-Cuba ha chiesto alla politica italiana di sostenere un’alleanza tra i due stati nella lotta al coronavirus. La richiesta è stata formalizzata al ministro Speranza tramite questa lettera che pubblichiamo interamente
Ill.mo Ministro Speranza.
In relazione all’attuale emergenza sanitaria, con la presente desideriamo portare alla sua attenzione la disponibilità di un farmaco prodotto a Cuba, che si è reso utile per affrontare l’epidemia del nuovo coronavirus Covid-19. Si tratta dell’interferone cubano alfa 2B (IFRrec) adottato dal mese di gennaio dalle autorità sanitarie cinesi insieme ad altri farmaci e che risulta abbia dato ottimi riscontri (per approfondire, v. biotecnologa Rosella Franconi su Left del 28 febbraio 2020, ndr).
Come le è noto Cuba è all’avanguardia in tutto il mondo nel campo della ricerca scientifica e della salute, nonostante il blocco economico, finanziario e commerciale a cui è sottoposta da parte degli Stati Uniti da quasi 60 anni. L’eccellenza del suo Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologica e dell’industria biotecnologica sono una realtà di livello internazionale, così come la produzione di farmaci di elevata tecnologia come l’interferone alfa 2B. L’affidabilità scientifica del prodotto è sancita da numerose ricerche e sperimentazioni sul campo effettuate nel corso degli anni e che hanno determinato ottimi successi. Ciò è riscontrabile tramite le fonti specialistiche ufficiali, ma anche dall’ampia disponibilità di articoli sul tema. Il farmaco peraltro è già in uso in altri Paesi come il Messico e la Spagna in Europa.
Ci rivolgiamo pertanto a Lei in qualità di Ministro competente per verificare la possibilità di prendere in considerazione l’importazione e l’utilizzo di tale farmaco anche in Italia.
Riteniamo fondamentale utilizzare ogni strumento, come appunto quello dell’interferone alfa 2B per contribuire ad aiutare nello sforzo di combattere il coronavirus. Inoltre, vista la carenza di personale sanitario disponibile, ci permettiamo di suggerirle di promuovere un Accordo con le autorità cubane competenti per richiedere la collaborazione di medici e infermieri cubani, nelle strutture ospedaliere italiane.
L’elevata competenza, preparazione e specializzazione del personale medico cubano, così come l’esperienza nel campo delle malattie infettive ed epidemiologiche, hanno avuto importanti riconoscimenti a livello
internazionale. In questa direzione, la stessa OMS ha dichiarato che Cuba è stata esemplare nella lotta contro l’epidemia del virus Ebola in Africa.
Nel trasmetterle il nostro apprezzamento per la serietà e competenza con la quale sta affrontando la gestione del fenomeno, rimaniamo a completa disposizione.
In attesa di un suo cortese cenno di riscontro, con l’occasione i più cordiali saluti e auguri di buon lavoro.
Dopo pochi giorni il governo del Presidente Miguel Diaz-Canel ha raccolto l’appello lanciato dall’Italia e ha inviato una brigata di 53 tra medici e infermieri specializzati nel trattamento di pazienti colpiti da coronavirusm diretti a Crema, uno degli epicentri del contagio.
Ancora una volta il popolo cubano si rivela amico della nostra nazione.
Ad attendere i medici l’ambasciatore cubano in Italia, José Carlos Rodriguez Ruiz.