
Tensione altissima per le manifestazioni di oggi nelle due città.
Il caso della conferma del 41-bis per Alfredo Cospito fa salire la tensione sempre più alle stelle. A Roma e Milano, oggi, si terranno due manifestazioni di anarchici non autorizzate. In particolare, c’è la massima attenzione per il raduno nella Capitale: a piazza Vittorio, già da ieri sera, sono in corso controlli e rimozioni di cassonetti.
Roma, anarchici a piazza Vittorio
In una piazza Vittorio blindata su ogni lato, gli anarchici si sono radunati già prima delle 15. Il raduno all’Esquilino si è svolto in maniera assolutamente tranquilla e pacifica. Una lunga serie di interventi per chiedere non solo la fine del regime di 41-bis per Alfredo Cospito, ma anche per denunciare la situazione insostenibile nelle carceri di tutta Italia. Alle 16.10 circa, il corteo ha iniziato a disporsi per percorrere parte del perimetro di piazza Vittorio e raggiungere il Pigneto e la zona Est di Roma.
Scontri al corteo di Roma
Il corteo partito da piazza Vittorio e diretto a Est di Roma ha percorso il Pigneto, Porta Maggiore e ha proseguito per via Prenestina. Qui ci sono stati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine: alcune persone hanno infranto i vetri di una macchina della vigilanza privata parcheggiata in strada, lanciato bottiglie contro la polizia davanti a una sede Atac, incendiato una cabina elettrica e danneggiato una fermata del bus. A piazzale Prenestino, un gruppo di manifestanti a volto coperto è stato fatto arretrare da un blindato, e sulla Prenestina i cassonetti sono stati utilizzati come barricate durante gli scontri con le forze dell’ordine.
Arresti e feriti
Al termine degli scontri, ci sarebbero un paio di manifestanti feriti e i fermati sono tre. Il corteo si è sciolto a Largo Preneste, in segno di solidarietà con i fermati, portati in Questura per l’identificazione. La loro posizione sarà valutata nelle prossime ore, ma dalla testa del corteo viene annunciata una nuova mobilitazione: “Se domani i fermati verranno portati in carcere, ci troveremo alle 17 del pomeriggio davanti a quel carcere per portare la nostra solidarietà“.
Milano, presidio a Opera
A Milano, invece, gli anarchici hanno dato vita ad un presidio di solidarietà davanti al carcere di Opera, dove Alfredo Cospito è stato recentemente trasferito da quello di Sassari. Tra fumogeni e gavettoni ai cronisti presenti, il presidio è durato circa tre ore.
Il caso Cospito
Alfredo Cospito, condannato per aver gambizzato Roberto Adinolfi (ad di Ansaldo Nucleare), è il primo anarchico a finire al 41-bis (misura disposta nel maggio scorso e per quattro anni). Per questo motivo, da oltre 100 giorni è in sciopero della fame e le sue condizioni di salute sono estremamente precarie. Il suo caso è diventato anche l’occasione per una furente polemica politica tra governo e opposizione, a cominciare dal caso Donzelli.
Le polemiche
Se intanto è terminata l’occupazione della Facoltà di Lettere alla Sapienza, non si placa la polemica politica. Il governo tira dritto, dopo che Carlo Nordio ha confermato il 41-bis per Cospito, e il vicepremier Antonio Tajani questa mattina ha dichiarato: “C’è un attacco contro lo Stato da parte di un’internazionale anarchica ed è assurdo indicare il presidente Mattarella come un obiettivo e un responsabile del 41-bis. Abbiamo innalzato il livello di sicurezza, lavoriamo per difendere lo Stato di diritto. Il 41-bis non si tocca, è uno strumento indispensabile per sconfiggere mafia e terrorismo“.