Sardegna, esercito e droni contro l’invasione delle cavallette

Già a marzo una task force effettuerà disinfestazioni mirate, anche attraverso l’utilizzo di droni, per debellare i focolai di cavallette. Paolo Mele (Confagricoltura Sardegna): “A rischio l’ordine pubblico”.

Esercito e droni nelle campagne della Sardegna contro le cavallette. È il nuovo piano di azione illustrato a Nuoro per contrastare l’invasione di locuste durante il 2023. A mettere a punto l’iniziativa è stato il prefetto Giancarlo Dionisi, a poche settimane dalla schiusa delle uova degli insetti, dopo avere ottenuto l’ok di Regione, Brigata Sassari, Agenzia Laore, Forestas, Provincia di Nuoro e Vigili del Fuoco. E così, a partire da metà marzo, la task force effettuerà disinfestazioni mirate, anche attraverso l’utilizzo di veicoli a pilotaggio remoto, per debellare i focolai di cavallette.

Ci vuole un gabinetto di guerra per intervenire: tra poche settimane la schiusa delle larve potrebbe generare problemi di ordine pubblico“, ha dichiarato il Presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele.

Solo lo scorso anno, nell’Isola, le cavallette avevano devastato 60mila ettari di terreno di 26 Comuni tra Nuoro, Oristano e Sassari. Secondo gli scienziati, nel 2023 l’invasione di locuste potrebbe distruggerne almeno 100mila. Questa vera e propria piaga cominciata nella primavera del 2017 già ha provocato danni per 100 milioni di euro.

È un problema ricorrente, ciclico, che si manifesta a intervalli irregolari. In Sardegna, la storia dell’invasione di cavallette ha radici molto antiche. Non riguarda soltanto l’Isola, ma tutta l’area del Mediterraneo. È un fenomeno difficile da prevedere proprio per l’irregolarità degli intervalli in cui si manifestano queste “pullulazioni”, si chiamano così, di cavallette, che possono durare anche un numero variabile di anni“, aveva spiegato a Teleambiente Ignazio Floris, Professore alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari.