Plastica alimentare. Ridurre la plastica alimentare marchiando i prodotti con il laser. Arriva dall’Olanda la soluzione contro gli sprechi legati al packaging.
Il distributore olandese di frutta e verdura Eosta ha introdotto il natural branding, un sistema innovativo che consiste nel marchiare gli alimenti direttamente sulla buccia con un apposito laser. Un vero e proprio tatuaggio ottenuto attraverso la rimozione dei pigmenti presenti sui prodotti, procedimento che non ne intacca minimamente la qualità. Sul frutto viene impresso il marchio bio ma si possono aggiungere anche loghi, simboli e altre scritte. Tale procedimento era riservato solo ai prodotti con buccia spessa ma con l’avanzare dello sviluppo tecnologico, l’azienda olandese ha cominciato a marchiare anche altri alimenti.
La clientela dei supermercati che acquista prodotti bio è molto attenta alle problematiche degli sprechi e dell’inquinamento, ed il packaging degli alimenti biologici riceve con frequenza le critiche dei consumatori. Con il natural branding, è possibile affrontare questa criticità e, secondo i test realizzati da Eosta in collaborazione con un supermercato svedese, l’esposizione di prodotti incartati ne inibirebbe tra le altre cose anche le vendite.
La catena di supermercati tedeschi REWE è stata la prima a vendere i prodotti tatuati di Eosta. La richiesta di tali alimenti è cresciuta molto in Europa e si sono aggiunte almeno altre 10 catene, diffuse in Austria, Germania, Olanda, Belgio e Svezia.
Un’ idea rivoluzionaria che potrebbe apportare dei grandi benefici, raggiungendo ancora più paesi, compresa l’Italia.
Ma nel frattempo, possiamo iniziare da alcune pratiche quotidiane per ridurre fino ad eliminare gradualmente la plastica dalle nostra vite.
- Dire addio alle buste usa e getta. Una shopping bag di tela può sostituire completamente le buste di plastica;
- Preferire il mercato al supermercato. I prodotti sono locali, gli imballaggi sono cassette di legno e buste di carta e acquistare prodotti direttamente dall’agricoltore aiuta a stimolare l’economia locale.
- Elimina i piatti di plastica dalle feste. Puoi sostituirli con quelli di carta o i riutilizzabili in bioplastica, cellulosa o foglie di palma.
- 4. Non comprare le bottiglie d’acqua. Ci sono ottimi prodotti per depurare e rendere frizzante l’acqua del rubinetto, una scelta vincente dal punto di vista economico e della sostenibilità.
- Dire addio alle gomme da masticare. Non è altro che plastica, che impiega secoli prima di biodegradarsi e danneggia l’ambiente tanto quanto le shoppers o gli imballaggi.