
il governo di Baku ha diffuso delle immagini che documentano le esplosioni di aree considerate posizioni nemiche armene. Secondo l’Azerbaijan si tratta di un’operazione antiterrorismo.
Tensione altissima nel Nagorno Karabakh, regione abitata in maggioranza da armeni ma formalmente di pertinenza dell’Azerbaijan, sebbene sia controllata e rivendicata dalla confinante Armenia.
Dopo mesi di tensioni causate dal blocco dell’Azerbaigian che ha isolato la regione in cui scarseggiano i beni di prima necessità, il governo di Baku ha diffuso delle immagini che documentano le esplosioni di aree considerate posizioni nemiche armene. Secondo l’Azerbaijan si tratta di un’operazione antiterrorismo. La capitale del Nagorno-Karabakh, Stepanakert, è stata bombardata.
I due Paesi sono stati in guerra tra il 1992-1994 e nel 2020. Nel 2020 e nel 2022 la Russia ha collaborato alle dichiarazioni trilaterali per una soluzione pacifica della contesa con i due Paesi, si è detta preoccupata dall’escalation militare e ha subito invitato le parti a tornare alla via diplomatica.
Le due parti si rimpallano le responsabilità; l’Azerbaigian chiede il ritiro completo delle forze armate armene mentre l’Armenia ha condannato l’aggressione paragonata a una pulizia etnica e ha chiesto l’intervento dell’Onu. L’Europa, per voce del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha chiesto la fine dell’operazione militare.