Un’azienda di Limana, in provincia di Belluno, è stata analizzata dall’Università Cà Foscari di Venezia come esempio di business etico e green
Non ci sono prove scientifiche che la musica classica aiuta le galline (o altri animali) a stare meglio e a produrre uova migliori e in maniera più serena. Ma di sicuro non può far male.
Con questa consapevolezza Giacomo Antonini e Katiuscia Bonato hanno deciso di far ascoltare alle loro 13 mila galline tutto il repertorio di Mozart dalla mattina alle 8 fino alle 17.
È solo una delle caratteristiche de “Il fiore delle Dolomiti”, l’azienda che produce “luovo delle Dolomiti” (rigorosamente senza l’apostrofo), un’attività produttiva che è finita sotto la lente d’ingrandimento dell”Agrifood management & innovation lab del Dipartimento di management dell’università Cà Foscari di Venezia.
L’Ateneo ha inserito l’azienda all’interno dell’“Atlante dei modelli di business delle imprese del biologico”, nato da un accordo tra la Regione Veneto e l’Università, per studiare il settore e le imprese che vi lavorano.
Al di là di Mozart, ciò che rende l’azienda un caso studio è l’attenzione al benessere delle galline ovaiole.
“Luovo delle Dolomiti”, caso studio alla Cà Foscari
“Ci sono tre tipi di uovo nella nostra produzione – spiega Giacomo Antonini a Green&Blue -. Quello biologico che ha il marchio 0 sul guscio prevede 3 mila galline per capannone, 6 galline per metro quadro al chiuso e 4 metri quadrati per gallina all’aperto, e mangime biologico. Poi c’è quello allevato all’aperto, con il codice 1, nove polli per metro quadrato al chiuso e 4 metri quadrati all’aperto e mangime convenzionale. Infine la gallina allevata a terra, anche qui nove polli per metro quadrato al chiuso e mangime convenzionale. Ci siamo allargati a Lentiai e Santa Giustina per esigenze di mercato”.
Questo tipo di produzione biologica a chilometri zero è possibile grazie a diversi accorgimenti. Intanto le galline bevono acqua dinamizzata, che è più digeribile, poi sono lasciate in giro a beneficiare della luce del sole, degli spazi ampi e dell’aria delle Dolomiti.
“Abbiamo una produzione di uova superiore alla media e anche una moria di galline molto bassa”, spiega Antonini. Che sia opera di Mozart?