Cresce l’allarme influenza aviaria: verso una nuova pandemia?

Secondo un nuovo Rapporto di ECDC ed EFSA, il rischio di una pandemia di influenza aviaria è concreto.

Cresce l’allarme influenza aviaria nel mondo. Dopo l’uomo contagiato dal virus H5N1 in un allevamento di bovini in Texas, negli Stati Uniti d’America, l’Europa studia mosse e contromosse contro la pericolosa malattia diffusa tra gli uccelli. Una patologia che, però, sta infettando sempre più mammiferi. “Se i virus dell’influenza aviaria acquisissero la capacità di diffondersi tra gli esseri umani, potrebbe verificarsi una trasmissione su larga scala“, si legge nell’ultimo Rapporto dello European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e della European Food Safety Authority (EFSA). Tradotto: il rischio di una nuova pandemia è concreto.

Eppure, nonostante l’aumento dei casi, per uomini e donne la possibilità di incontrare il virus H5N1 resta bassa. Almeno fino a oggi. A prendere maggiori precauzioni, però, devono essere agricoltori, allevatori ed etologi soliti interagire con animali selvatici. Già un anno fa, la Commissione Europea aveva annunciato di avere siglato un contratto con due famose case farmaceutiche per prenotare i vaccini contro una probabile pandemia di influenza aviaria.