Il governatore del Sunshine State; Ron De Santis, noto per le sue posizioni ultraconservatrici, ha firmato la legge, la prima negli Stati Uniti, che vieta la produzione e la vendita di carne ottenuta in laboratorio.
La carne coltivata viene prodotta estraendo delle cellule da animali vivi, cellule che poi vengono fatte crescere fino a ottenere un prodotto indistinguibile da quello ottenuto con metodo tradizionale.
Sebbene il Dipartimento Usa abbia aperto alla commercializzazione di carne coltivata negli Stati Uniti nel 2022, De Santis ha motivato il divieto con la volontà di salvare la carne americana da una fantomatico piano delle élite mondiali che vorrebbero imporre il consumo di carne prodotta in laboratorio.
A breve potrebbero seguire il suo esempio altri Stati come l’Alabama, il Tennessee e l’Arizona.
Esulta Coldiretti, associazione che in Italia ha dichiarato guerra alla carne coltivata considerata insicura e accusata di volere mettere in ginocchio il settore degli allevamenti.
Secondo Noto sondaggi, 7 Italiani su 10 sarebbero contrari alla carne coltivata. Proprio sulla spinta dell’associazione dei coltivatori il nostro Paese ha varato una legge che proibisce la produzione e la commercializzazione della carne ottenuta in laboratorio. Divieto che verrebbe superato da un eventuale ok dell’Unione europea che non si è ancora espressa sul tema.