
Diversi parlamentari europei si sono sottoposti a un test per ricercare i pesticidi nel proprio organismo attraverso l’analisi dei capelli.
Una quarantina di deputati del Parlamento europeo hanno deciso di sottoporsi a un test che cerca i pesticidi nelle ciocche dei capelli. Lo hanno fatto partecipando alla ricerca promossa dalla Ong francese Pollinis, che si batte per la protezione delle api e di tutti gli insetti impollinatori.
L’obiettivo del test a cui si sono sottoposti diversi deputati, dunque, è quello di puntare i riflettori sul problema dell’uso di pesticidi e sulla presenza di questi ultimi ormai ovunque, anche nel nostro corpo.
Petizione contro i fungicidi
Il test di gruppo sulla presenza di pesticidi tra i capelli è avvenuta a Bruxelles, una delle sedi del Parlamento europeo, in concomitanza con la presentazione dei risultati di una petizione, sottoscritta da oltre 400mila cittadini dell’Ue, il cui obiettivo era la richiesta di vietare i fungicidi SDHI.
“In base alle nostre ricerche, da ormai cinque anni sappiamo che questa tipologia di pesticidi può influenzare negativamente alcune malattie genetiche, dato che inibiscono un enzima chiave per la respirazione” ha spiegato il direttore di ricerca presso il Centro nazionale di ricerche scientifiche in Francia ed esperto mondiale di malattie mitocondriali legate alla disfunzione di SDH, Pierre Rustin.
“Nonostante si sappia ormai tutto su questi prodotti (come il Boscalid, ndr) continuano ad essere venduti grazie all’avallo di autorizzazioni ottenute sia a livello nazionale che europeo. è arrivato il momento di bandirli dato che abbiamo le prove della loro nocività”, ha concluso il ricercatore.