Ballottaggio in Brasile, Claudiléia Lemes Dias: “Il voto religioso sarà decisivo”

Domenica 30 ottobre in Brasile si sfidano al ballottaggio i due candidati: il presidente uscente Bolsonaro e l’ex presidente Lula. Una campagna elettorale violenta, in cui entrambi cercano di accaparrarsi il voto religioso. A TeleAmbiente parla Claudiléia Lemes Dias, saggista e scrittrice brasiliana, esperta di temi politici e religiosi.

L’amministrazione Bolsonaro si è contraddistinta per parecchi aspetti negativi: la gestione della pandemia, la distruzione dell’Amazzonia e il peggioramento delle condizioni economiche delle fasce di popolazione più povere. Questo influirà o è più potente il voto religioso? 

Purtroppo il voto religioso sarà decisivo. In Brasile ci sono diverse confessioni, dai cattolici a neopentecostali, che si sono alleate a sostegno di Bolsonaro, andando a formare vere e proprie coalizioni di estrema destra. La loro visione, anche della pandemia, è fatalista: il Covid è visto come una punizione di Dio e se lo prendi è perché Dio lo ha voluto. Bolsonaro è molto vicino a questi leader religiosi, ma anche a influencer spirituali che in tutto il Paese sono seguitissimi“.

Eppure l’amministrazione di Bolsonaro ha causato danni notevoli a tutto il Paese… 

Sì, ma lui ha l’appoggio non solo dei leader religiosi, ma anche dei grandi potentati economici. Dall’agribusiness ai trasporti, la sua decisione di favorire la deforestazione dell’Amazzonia, anche per ricavare il potassio necessario per i fertilizzanti che non può più importare dalla Russia, ha favorito parecchi settori. E poco importa se tutti gli scienziati hanno criticato il suo operato: i settori economici più importanti, così come i seguaci delle Chiese più ricche e potenti del Brasile, continueranno a sostenerlo“.

La campagna elettorale finora è stata parecchio violenta: ci dobbiamo aspettare una escalation in questi giorni?

Lula ha ricevuto diverse minacce di morte e c’è stato anche il caso di Roberto Jefferson, ex deputato, leader di un partito alleato di Bolsonaro. Ha insultato la giudice Carmen Lucia, violando gli obblighi dei domiciliari a cui era sottoposto, poi ha sparato contro i poliziotti che erano venuti ad arrestarlo. A mediare è intervenuto, con un’operazione teatrale, un altro leader religioso, padre Kelmon, seguitissimo in tutto il Sud America“.

Tra l’altro, nella campagna elettorale, si è giocato molto sporco…

A inquinarla sono state soprattutto le fake news, di cui è vittima Lula. Viene associato a Satana, gli si dice che è un alcolizzato e un ladro, mentre per i leader religiosi e per i loro seguaci Bolsonaro è considerato il Messia. Purtroppo in Brasile sta dilagando l’ignoranza ed è la dimostrazione di come non si sia investito abbastanza nell’istruzione pubblica. I continui tagli, però, non sono imputabili a Bolsonaro: è qualcosa che è iniziato molto prima di lui“.

Un pronostico in vista del ballottaggio? 

Credo che Lula possa vincere, anche se con uno scarto ridotto. E certi potentati gli renderanno la vita difficile anche se dovesse vincere le elezioni. In Brasile l’influenza dei leader religiosi è qualcosa con cui ogni politico deve avere a che fare. Lo stesso Lula ha dovuto accontentare le richieste delle Chiese presenti in Brasile e un suo vice era membro di una delle Chiese più potenti, diffusa in tutto il mondo, Italia compresa. Bolsonaro, però, ha offerto maggiori garanzie ai leader religiosi e questo, oltre ad una comune visione ideologica, ha fatto la differenza per ottenere un certo consenso“.

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