In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Emissioni industriali, gli allevamenti di bovini esclusi dalla direttiva 2) Al via “FreeCO2”, imprese vitivinicole più sostenibili 3) La birra traina l’agroalimentare di qualità 4) Nasce l’etichetta sostenibile ‘Positive Food’ 

 

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) Emissioni industriali, gli allevamenti di bovini esclusi dalla direttiva: L’Europarlamento vota per escludere gli allevamenti bovini dalla direttiva sulle emissioni industriali, bocciando così la proposta che la Commissione Ue aveva presentato ad aprile 2022 in vista della revisione del testo. L’obiettivo della Commissione europea era quello di equiparare le stalle di grandi dimensioni alle industrie. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente infatti, il settore zootecnico da solo è responsabile del 54% di tutte le emissioni di metano di origine antropica dell’Unione europea, soprattutto a causa dei bovini”, mentre gli allevamenti sono responsabili del 73% dell’inquinamento idrico dell’agricoltura dell’Unione. Inoltre, l’allevamento intensivo in Europa è responsabile del 94% delle emissioni di ammoniaca e, in Italia, costituisce la seconda causa di formazione di polveri sottili, che ogni anno provocano circa 50mila morti premature nel nostro Paese. Resteranno quindi nel campo di applicazione della normativa vigente solo gli allevamenti di suini con più di 2mila capi (oltre 30 Kg) o 750 scrofe e quelli di pollame con più di 40mila capi.

2) Al via “FreeCO2”, imprese vitivinicole più sostenibili: Creare una piattaforma che consenta ai produttori vitivinicoli di monitorare l’abbattimento della Co2. E’ l’obiettivo del progetto “FreeCO2“, frutto del protocollo siglato da Università di Palermo e Topnetwork, e cofinanziato dal Mise, nell’ambito dei fondi Pnrr. Ne hanno parlato all’Italpress Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo, e Franco Celletti, amministratore delegato di Topnetwork.

3) La birra traina l’agroalimentare di qualità: La birra è un volano per la filiera dell’agroalimentare Made in Italy e il suo consumo durante i pasti, accompagnato da produzioni locali e cibi di qualità, la rende un prodotto virtuoso anche sul fronte del consumo responsabile. Lo rivela una ricerca condotta da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork.

4) Nasce l’etichetta sostenibile ‘Positive Food’: Nasce Positive Food, l’etichetta sostenibile per alimentarsi bene e in modo etico. Il progetto, sviluppato dall’Università degli Studi di Milano e in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, basa la valutazione di un alimento in un’ottica multifattoriale, andando oltre al contenuto di informazioni nutrizionali. La certificazione, che verrà rilasciata alle aziende su base volontaria, prevede un sistema di punteggio per ogni indice, da 0 a 5 e ha come finalità quella di descrivere un prodotto alimentare nel modo più completo possibile e fornire al consumatore un insieme di informazioni utili per nutrirsi in modo consapevole. Il consumatore che acquisterà un prodotto alimentare etichettato con il sistema Positive Food potrà fruire di dati e valori legati alle 4 diverse dimensioni: Ambiente (un alimento deve essere prodotto in armonia con il pianeta e le sue risorse), Persone (all’origine di un buon alimento c’è il benessere di coloro che hanno concorso a produrlo), Filiera ovvero impatti sociali e delle sfide nella produzione alimentare), Nutrienti (per un’alimentazione corretta e completa deve essere varia e di qualità).