Il presidente: “Non posso dichiarare l’emergenza sanitaria nazionale né trasformare la Roe v. Wade in legge”.
Aborto, la protesta di migliaia di persone davanti alla Casa Bianca e il punto di Joe Biden. La sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti continua a far discutere e il presidente lancia un duro attacco ai giudici: “Si impegnano a far arretrare l’America, con meno diritti, meno autonomia e politici che condizionano le decisioni più intime di un individuo“.
Il presidente degli Stati Uniti, tre giorni fa, ha firmato un ordine esecutivo per tutelare il diritto all’aborto dopo la sentenza della Corte Suprema. Questo non è bastato ad impedire che, sabato scorso, migliaia di manifestanti, sotto la pioggia battente, si siano radunati in un sit-in di protesta davanti alla Casa Bianca. “Vogliamo dire a tutti i nostri politici che non permetteremo loro di giocare con i nostri diritti” – ha spiegato una manifestante – “L’aborto va legalizzato subito a livello nazionale, chiediamo a Biden di usare tutto il suo potere per tutelare il diritto all’aborto“.
The Court and its allies are committed to moving America backwards with fewer rights, less autonomy, and politicians invading the most personal decisions. pic.twitter.com/j4B29jRnpo
— Joe Biden (@JoeBiden) July 9, 2022
I manifestanti hanno anche chiesto a Joe Biden di dichiarare l’emergenza sanitaria nazionale dopo la decisione della Corte Suprema che, in alcuni Stati, ha fatto regredire la legislazione sull’aborto. “Non sono sicuro di averne i poteri“, ha confessato il presidente degli Stati Uniti. Che poi ha spiegato: “L’unico modo per cambiare la situazione è trasformare la sentenza Roe v. Wade in legge. Ma io non posso farlo, è compito del Congresso e io posso solo firmarla successivamente. Voi continuate a manifestare, a protestare e a tenere il punto“.