Umbria, Caparvi (Lega): “Priorità caro bollette. Bisogna costruire un’Europa politica”

Con le nostre telecamere siamo andati a Nocera Umbra in provincia di Perugia ed abbiamo incontrato il sindaco, l’On. Virginio Caparvi, da poco rieletto alla Camera Deputati.

L’ On. Caparvi, appena rieletto alla Camera dei Deputati, è anche il segretario regionale della Lega Umbria. Con lui, oltre a commentare l’esito elettorale, abbiamo analizzato alcune tematiche relative alle priorità del nuovo governo di centrodestra, agli obiettivi della Lega in questa maggioranza ed alle prospettive per l’Umbria.

“Come Legaha dichiarato l’On. Caparvi ai microfoni di TeleAmbienteci aspettavamo di più a livello nazionale e quindi anche a livello locale, l’analisi del voto porta a dire che la presenza della Lega, in un governo di unità nazionale, quale il governo Draghi, non è stata particolarmente capita dai nostri elettori. Noi siamo entrati con la responsabilità di guidare un momento delicato del nostro paese, c’erano da gestire e da indirizzare i 220 miliardi del Pnrr, e comunque quella maggioranza sarebbe partita lo stesso, senza la Lega ed anche senza Forza Italia, con la cosiddetta ‘maggioranza Ursula’, e questo per noi era un problema, temevamo questa cosa, ricordando la gestione dei vaccini di Arcuri, ecc. Salvini ha fatto di tutto, insieme ai ministri della Lega per correggere il tiro, mentre Pd e M5S hanno fatto di tutto per minare quella maggioranza”

Parlando di quali saranno le priorità di questo governo, nei primi 100 giorni, l’On, Caparvi ai microfoni di TeleAmbiente ha aggiunto: “L’emergenza su tutte è il caro energetico e noi dobbiamo attuare quelle politiche di contenimento, nel breve termine e di programmazione nel medio – lungo periodo, che possano fare la differenza in Italia, ma lavorando anche in Europa. Il governo dovrà affrontare la crisi che riguarda i ceti produttivi, che sono prioritari nel nostro paese, le famiglie e anche gli enti locali. Per quanto ci riguarda è necessario trovare subito, anche a costo di fare sforamenti di bilancio, almeno 30 miliardi per tamponare la situazione, e poi deregolamentare tutte quelle procedure che rendono difficoltose e farraginose le installazioni di impianti fotovoltaici ed eolici, perché c’è modo di fare e fare bene e l’Italia lo sa fare. Poi nel lungo termine è necessario programmare un piano energetico italiano ed europeo”.