
A partire dal 2026 in Corea del Sud non sarà più possibile estrarre bile dagli Orsi della luna nelle famigerate fattorie di bile
In Corea del Sud, Vietnam e Cina esistono degli allevamenti di Orsi – le cosiddette fattorie della bile – che sono stati considerati dei veri e propri lager per le condizioni atroci con cui gli orsi vengono trattati per l’estrazione della loro bile che è considerata preziosa nella medicina cinese.
Dal gennaio del 2026, però, la Corea del Sud non farà più parte della lista dei Paesi con fattorie di bile. Il Paese asiatico, infatti, ha firmato un accordo con la Bear Farmers Association e alcune altre organizzazioni per la protezione degli animali in cui si impegna a mettere fine agli allevamenti degli Orsi della Luna per l’estrazione della loro bile.
South Korea to host 2018 #Olympics w/ moon bear mascot—but the truth is that moon bears suffer in Asian bile farms. https://t.co/sEv1UYNats pic.twitter.com/s2jlDUDwdH
— Born Free USA (@BornFreeUSA) May 16, 2017
Il primo passo che porterà alla chiusura dei lager per orsi – ha fatto sapere il governo di Seul – sarà la sterilizzazione di tutti gli animali all’interno degli allevamenti esistenti.
Il governo, poi, ha annunciato che costruirà diversi santuari per ospitare gli orsi che saranno liberati. E poi, finalmente, a gennaio 2026, le fattorie della bile non esisteranno più.
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Come funziona l’estrazione della bile dagli orsi della luna
Gli orsi della luna (o orsi tibetani) che si trovano nelle cosiddette fattorie della bile vengono rinchiusi in gabbie strettissime (circa 2 metri cubi, per animali che hanno più o meno la stessa dimensione) nelle quali non possono muoversi.
Qui avviene il prelievo della bile diverse volte al giorno attraverso l’utilizzo di cateteri di metallo inseriti nella cistifellea in condizioni igieniche pessime che causano spesso infezioni e morte.
Gli animali che riescono a sopravvivere a queste torture spesso impazziscono fino a compiere pratiche autolesionistiche che li portano alla morte.
“L’accordo tra il governo di Seul e la World Animal Protection – ha dichiarato Maya Pastakia di Wildlife – invia un segnale chiaro e positivo che la pratica crudele dell’allevamento della bile d’orso non è più accettabile in un paese moderno, soprattutto perché le alternative a base di erbe sono prontamente disponibili. Gli orsi non sono una medicina. Sono esseri senzienti e appartengono alla natura”.
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