Palazzo Madama ha approvato la conversione in legge del decreto siccità aggiungendo nel testo semplificazioni per gli impianti fotovoltaici galleggianti
Con 75 voti a favore, 46 contrari e sette astenuti il Senato ha detto sì alla conversione in legge del cosiddetto Decreto Siccità con il quale il governo Meloni intende provare a dare una soluzione all’ondata di siccità – ormai cronica – che sta colpendo il nostro Paese.
Ma i senatori di Palazzo Madama hanno voluto inserire nel testo alcune novità rispetto a quanto deciso da Palazzo Chigi. E dunque ecco che nel nuovo testo trovano spazio anche le semplificazioni per gli impianti per la produzione di energia solare realizzati su invasi, bacini idrici o sopra canali di irrigazione. Insomma, il cosiddetto fotovoltaico galleggiante.
Nel nuovo decreto approvato al Senato, si legge che gli impianti di questo tipo potranno essere realizzati con una procedura abilitativa semplificata se dotati di una potenza non superiore ai 10 MW. Restano valide, chiaramente, le disposizioni in materia di Valutazione di Impatto Ambientale e di tutela delle risorse idriche.
Novità sul fronte delle rinnovabili arrivano anche dall’altra Camera del Parlamento. A Montecitorio, durante un question time, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha fatto sapere il Decreto Aree Idonee per l’installazione di impianti a energie rinnovabili sta ricevendo le ultime limature. Pichetto Fratin, però, non ha dato tempi certi sulla presentazione alle camere di un decreto che è necessario per individuare i luoghi in cui sarà possibile installare impianti rinnovabili con procedura semplificata ma che ha già accumulato oltre un anno di ritardo.