Mar Ligure, Marevivo rimuove una rete da pesca lunga 300 metri

Il groviglio di fili e lenze era nelle Secche di Vada, in un’area ricca di biodiversità a Sud di Livorno, nel Mar Ligure.

Continuano le operazioni di Marevivo a tutela del pianeta Blu. Nelle Secche di Vada, area del Mar Ligure a Sud di Livorno, la Divisione Subacquea dell’organizzazione ambientalista italiana ha rimosso una rete fantasma lunga 300 metri e pesante oltre 400 chili. Ad aiutare i dodici sommozzatori di Marevivo sono stati anche gli uomini di Banor, una delle maggiori società indipendenti di wealth e asset management in Italia, con attrezzature e scooter subacquei elettrici. Proprio questo specchio d’acqua custodisce una biodiversità unica che è stata messa a rischio dal groviglio di fili e di lenze. Anche stavolta, però, l’intervento dei custodi degli ecosistemi sommersi ha evitato il peggio.

Secondo uno studio degli scienziati australiani del “Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation” (CSIRO) e dell’Università della Tasmania, le reti da pesca abbandonate ogni anno in mare coprono due volte la distanza tra il pianeta Terra e la Luna. Ben 450 pescatori di sette Paesi già hanno ammesso di avere fatto inabissare almeno 740.000 chilometri di lenze e oltre 14 miliardi di ami.

Un importante recupero particolarmente complesso sia per le caratteristiche morfologiche del Sito sia per la profondità di circa 40/50 metri della parete. (…) Le reti fantasma rappresentano una minaccia all’intero ecosistema marino, perché continuano a pescare e catturare, soffocando i fondali, e sono una fonte di inquinamento a causa delle microplastiche che, con il tempo, rilasciano nel mare, sminuzzandosi. Quest’area, in particolare, è ricca di vere e proprie foreste sommerse di Posidonia oceanica che sappiamo essere importantissime per la nostra vita sul Pianeta, in quanto producono più del 50% dell’ossigeno che respiriamo. Liberarle dalle reti aiuta a salvaguardarle“, ha dichiarato Massimiliano Falleri, Responsabile della Divisione Subacquea di Marevivo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Marevivo (@marevivoonlus)

Articolo precedenteSulla Terra siamo diventati 8 miliardi. La sovrappopolazione che spaventa
Articolo successivoMissili russi cadono in Polonia: due morti