Il segretario dell’Onu Antonio Guterres ha parlato del disastro climatico in Libia durante il discorso di apertura dei lavori dell’Assemblea generale
I lavori all’Assemblea generale delle Nazioni Unite sono cominciati. E come di consueto a dare il benvenuto ai capi di stato e di governo e ai rappresentanti governativi dei 193 Paesi membri dell’Onu è stato il Segretario Generale Antonio Guterres.
Un discorso caratterizzato da toni cupi e tanti riferimenti alla crisi climatica. Prima di tutto, il disastro in Libia. Il segretario generale Guterres ha definito le inondazioni che hanno ucciso migliaia di persone nel Paese africano una “triste istantanea dello stato del nostro mondo”.
Ha detto che la catastrofe libica è l’emblema della disuguaglianza e della ingiustizia che caratterizza il nostro mondo perché i corpi delle vittime che si riversano nelle rive del Derna vanno a finire nello stesso Mar Mediterraneo dove i miliardari stanno socializzando sui loro superyacht.
Parlando ai tanti leader presenti nel Palazzo di vetro di New York, Guterres ha chiesto un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico, inclusa la fornitura di risorse ai paesi in via di sviluppo per creare fonti di energia verde.
“Dobbiamo essere determinati ad affrontare la minaccia più immediata per il nostro futuro: il nostro pianeta surriscaldato”, ha affermato il capo delle Nazioni Unite.
Nelle prossime ore saranno tanti i leader che interverranno e tanti i meeting collaterali a partire dal Climate Ambition Summit dedicato alle ambizioni climatiche dei Paesi del mondo. In attesa della 28esima Conferenza dell’Onu sul clima che si terrà a Dubai il prossimo novembre.