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Il governo mette le mani sull’ambiente: in una commissione la lobby del fossile

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Una cinquantina di esperti e tecnici, come avvocati che hanno assistito gruppi attivi nell’edilizia e nell’energia, ma anche alcuni non eletti, ripescati dalla nomina di Pichetto e Casellati.

Il governo pronto a mettere le mani sull’ambiente, rivedendo tutta la normativa in materia. Dall’inquinamento alla tutela paesaggistica, passando per l’industria e l’edilizia: sono tanti i temi su cui la maggioranza intende elaborare un apposito schema di legge, e per farlo ha nominato una commissione apposita, formata da una cinquantina di esperti.

Il decreto inter-ministeriale

La nomina si deve a Gilberto Pichetto ed Elisabetta Casellati, ministri rispettivamente dell’Ambiente e della Semplificazione normativa. La Repubblica segnala che tra gli esperti e i tecnici nominati dal governo ci sono docenti universitari, ma anche ‘trombati’ alle elezioni che sono stati in qualche modo ripescati e avvocati e ingegneri che lavorano, o hanno lavorato, a stretto contatto con lobby potenti e interessate dalle norme ambientali. In particolare, ci sarebbero professionisti vicini all’Eni, ad altre compagnie leader nei settori di gas e petrolio e anche a grandi gruppi del cemento.

Chi c’è in commissione

A presiedere la commissione sarà il professor Eugenio Picozza, docente a Tor Vergata ed esperto di diritto amministrativo. Ma anche Francesco Saverio Marini, docente e consulente di Giorgia Meloni che ha scritto la riforma del ‘premierato’. E ancora: generali della Guardia di finanza, l’esperto di aviazione Christian Tettamanti e il magistrato militare Giuseppe Leotta. Oltre a non eletti come Vincenzo Pepe (deputato mancato della Lega, candidato nel 2022 in Campania) e Urania Papatheu (ex senatrice di Forza Italia, non ricandidata alle ultime politiche ma consulente retribuita di Elisabetta Casellati).
Degni di nota anche i nomi degli avvocati legati al mondo delle imprese: Maria Adele Prosperoni (responsabile ambiente ed energia di Confcooperative), Aristide Police (docente e legale di Enel), Teodora Marrocco ed Elisabetta Gardini (che per lo studio Gop ha lavorato rispettivamente con Snam ed Eni). E ancora: Angelo Lalli (docente e avvocato dello studio Piselli & Partners, che ha già lavorato con molte aziende del fossile), Pasquale Frisina (avvocato che in passato ha lavorato per il Gruppo Caltagirone) e gli ingegneri Paolo Battiato e Pier Giorgio Falvo.

Bonelli annuncia un’interrogazione

Anche per questo motivo, Angelo Bonelli ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “Il governo della destra sta preparando un golpe ell’ambiente, chiederemo con quali criteri sono stati scelti i componenti di questa delicata commissione. Chiederemo anche se i componenti riceveranno un compenso o lo faranno a titolo gratuito. Una decisione abbastanza singolare: un compito così delicato a titolo gratuito?” – l’affondo del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra – “Vogliono smantellare la legislazione ambientale, rendendola più morbida e vicina agli interessi di costruttori e petrolieri. Una parte della commissione di esperti ha avuto e ha tutt’ora contatti con grandi imprese di costruzione e di società energetiche. Ci sono candidati non eletti che vengono messi nella commissione di esperti, ma anche titolari di società che si occupano di rifiuti. Pichetto dovrà venire in aula e spiegare questa vergogna“.