Il 7 settembre si celebra la giornata dell’Onu dedicata alla lotta contro lo smog giunta ormai alla sua quarta edizione
L’aria che respiriamo è sempre più inquinata e il cielo che guardiamo è sempre meno blu. E dunque è necessario agire per rendere l’aria più salubre e salvaguardare la bellezza della volta celeste. Sono gli obiettivi della giornata internazionale dell’aria pulita per il cielo blu organizzata dalle Nazioni Unite e che è arrivata alla sua quarta edizione.
Il tema scelto quest’anno dall’Onu è “Insieme per un’aria pulita”. Un modo per ricordare la “necessità di partenariati più forti, maggiori investimenti e responsabilità condivisa per sconfiggere l’inquinamento atmosferico”.
Un problema che coinvolge tutti. Secondo SIMA, la Società italiana di medicina ambientale, 8 italiani su 10 sono esposti a un’aria di scarsa qualità.
E in molti casi l’esposizione allo smog si trasforma in seri problemi di salute. Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente nell’Ue muoiono ogni anno 238mila persone a causa dello smog. E il Paese con la situazione peggiore è proprio l’Italia.
Allargando lo spettro a tutto il mondo la situazione è tragica. Sono circa 7 milioni ogni anno le morti premature causate dallo smog. Di queste quasi 3 milioni sono causate solo dalle polveri sottili e dal particolato.
Se tutto questo non bastasse, a peggiorare la situazione c’è la crisi climatica. Gran parte delle emissioni pericolose per la salute umana lo sono, infatti, anche per il Pianeta perché causano il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici ad esso collegati.