In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) 500 milioni per i frantoi e l’innovazione agricola; 2) Vino, export da record ma è sos in etichetta; 3) Gli allevamenti italiani sono a rischio; 4) Winter Fancy Food 2023, le eccellenze italiane in vetrina a Las Vegas

 

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:

1) 500 milioni per i frantoi e l’innovazione agricola: In arrivo i 500 milioni previsti dal Pnrr per gli investimenti nel settore oleario italiano. La Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa sullo schema di decreto per la divisione della somma destinata all’innovazione per la meccanizzazione agricola alimentare. L’intervento è suddiviso in due sottomisure: la prima per l’ammodernamento dei frantoi oleari con una dotazione di 100 milioni, la seconda destinata ai macchinari agricoli che permettono l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione con una dotazione di 400 milioni.

A Roma, ‘Primo, secondo e Swing’, parole e musica raccontano il cibo. Canzoni, curiosità ed aneddoti culinari.

2) Vino, export da record ma è sos in etichetta: Record storico per le esportazioni del vino Made in Italy nel mondo per un valore che si avvicina agli 8 miliardi di euro nel 2022 grazie ad una crescita a due cifre delle vendite all’estero. Preoccupano il moltiplicarsi delle imitazioni sui mercati esteri ed il rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta come per le sigarette. È quanto emerge dal bilancio della Coldiretti sulla base dei dati Istat in riferimento all’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati europei, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici. A pesare sulla prima voce dell’export agroalimentare nazionale sono però gli aumenti dei costi di produzione diretti o indiretti a causa del caro energia. Nei vigneti si registrano infatti rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Una bottiglia di vetro costa fino al 50% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali.

Fucibo: “Ecco perché facciamo biscotti e chips con farina di insetti”

3) Gli allevamenti italiani sono a rischio: A rischio gli allevamenti italiani. Quasi una stalla su dieci (9%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività per l’esplosione dei costi con rischi per l’economia e l’occupazione ma anche per l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio enogastronomico nazionale. A lanciare l’allarme è la Coldiretti con il rapporto “Salviamo la Fattoria Italia”. L’allevamento italiano è un importante comparto economico che rappresenta il 35% dell’intera agricoltura nazionale. Una filiera che vale circa 40 miliardi di euro e che occupa circa 800mila persone. L’emergenza economica – denuncia Coldiretti – mette però a rischio la stabilità della rete zootecnica italiana che è importante non solo per l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale. A strozzare gli allevatori italiani è l’esplosione delle spese di produzione che con i rincari energetici sono cresciute del +60% e che toccano quota +95% per i mangimi, +110% per il gasolio e addirittura +500% nelle bollette per l’elettricità necessaria ad alimentare anche i sistemi di mungitura e conservazione del latte. A tutto questo si aggiunge il problema della disponibilità di fieno e foraggi, la cui produzione è stata tagliata dalla siccità, con i prezzi in salita anche a causa della guerra in Ucraina.

Mangiare insetti è sostenibile? Scordamaglia: “Non salveremo così il mondo”

4) Winter Fancy Food 2023, le eccellenze italiane in vetrina a Las Vegas: Per il secondo anno consecutivo Las Vegas ed il Las Vegas Convention Center sono stati la casa invernale del Fancy Food, la fiera dedicate alle specialità alimentari e bevande più grande del nord America. L’italian Pavillon è stato ancora una volta lo spazio espositivo più ampio dell’area internazionale con 97 stand e 70 aziende espositrici.

Articolo precedenteL’Umano è la specie più esposta all’inquinamento chimico
Articolo successivoUltima Generazione in azione a Firenze: vernice contro la sede del Ministero dell’Economia VIDEO