Home Clima COP27, classifica delle performance climatiche: Italia messa male. Il video

COP27, classifica delle performance climatiche: Italia messa male. Il video

Secondo il report redatto da una ogn tedesca, nessuno stato del mondo sta facendo il minimo necessario per rientrare nei parametri di Parigi e restare sotto 1,5 gradi centigradi di riscaldamento globale. L’Italia, nella classifica generale, è solo 29esima su 60. Il servizio video.

Nessuno stato del mondo si sta impegnando abbastanza per rispettare gli impegni climatici che hanno preso con gli Accordi di Parigi. A dirlo è un report presentato nel corso della COP27, la Conferenza dell’Onu sul clima in corso a Sharm el-Sheikh.

Il documento – redatto da Germanwatch, la ong tedesca che dal 1991 monitora le politiche pubbliche sull’ambiente – si basa sull’Indice delle Performance sul Cambiamento Climatico. E sulla base di quest’ultimo stila una classifica dei Paesi che più si stanno avvicinando, con le loro performance ambientali, al goal di 1,5 gradi massimi di riscaldamento globale.

Cop27, la classifica degli stati sulle performance climatiche

Il risultato è desolante. Tra le 59 nazioni prese in considerazione – più l’Unione europea nel suo insieme – che insieme emettono il 90% dei gas serra, nessuna è riuscita a giungere a un punteggio quantomeno sufficiente. Ecco perché le prime tre posizioni della classifica sono vuote. 

Gli stati che si stanno comportando meglio sono Danimarca e Svezia – quarto e quinto posto – seguite da Cile, Marocco e India. E l’Italia? È solo 29esima. Una posizione che viene giustificata all’interno del rapporto con “il rallentamento nello sviluppo delle rinnovabili e una politica climatica ancora inadeguata a fronteggiare l’emergenza”.

Fa meglio l’Unione europea nel suo insieme, che si trova al 19esimo posto grazie a nove Paesi posizionati nella parte alta della classifica. A frenare la performance europea sono Ungheria Polonia che continuano a essere fanalino di coda.

Cop27, la crisi energetica migliora le performance

Nella stessa giornata in cui è uscito il report con la desolante fotografia delle performance climatiche dei maggiori Paesi del mondo, un altro lavoro fa pensare che qualcosa sta per cambiare.

Secondo il Centro studi Energy and Climate Intelligence Unit, i quattro maggiori emettitori mondiali di gas serra (Cina, Stati Uniti, Unione Europea e India) stanno accelerando più del previsto la loro transizione ecologica. Il motivo? La crisi energetica che ha portato importanti investimenti sulle fonti rinnovabili. basse emissioni.